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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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«Gli spettacoli in streaming? Un'opportunità»

Per Silvia Casarin Rizzolo - direttrice d'orchestra e musicista - le difficoltà racchiudono le occasioni. Dal 26 gennaio torna online il suo concerto di Capodanno targato TSV

Venezia, Padova e Treviso si uniranno domani per dare vita ad un evento inedito: sulla piattaforma Backstage del Teatro Stabile del Veneto le note del concerto di Capodanno troveranno nuove forme per continuare ad emozionare il pubblico da casa. A partire dalla sera di martedì 26 gennaio, dalle ore 17, le musiche suonate dall’Orchestra di Padova e del Veneto e dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta dirette dal Maestro Silvia Casarin Rizzolo saranno presentate in un concerto inedito sulla piattaforma digitale dello Stabile del Veneto. «È un evento straordinario, così come straordinaria è l’idea di unire tre importanti città venete attraverso i propri teatri di rappresentanza e le rispettive orchestre che avranno così l’occasione di fondersi in un unico corpo. Sono estremamente felice di esser stata invitata dal presidente Beltotto a prendere parte a questo progetto. Sarà l’inizio di una collaborazione molto radiosa» spiega entusiasta Casarin Rizzolo.   

Sul palco del Teatro Mario Del Monaco di Treviso la direttrice d’orchestra impaginerà un programma che partirà da una delle più celebri arie di Vincenzo Bellini, Casta Diva da Norma, fino a proporre una Fantasia sui più famosi temi del Maestro Nino Rota e un omaggio ad Astor Piazzolla, il noto musicista, compositore e arrangiatore argentino che ha riformato il tango, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita a Mar del Plata. Un concerto sinfonico che era stato registrato per accompagnare le coreografie della compagnia di danza Naturalis Labor e che trova ora una nuova vita: «È uno spettacolo assolutamente inedito che si veste di una messa in scena integrale. Qui potrò unire il mio amore verso la musica con la passione per la danza» racconta  Casarin Rizzolo.

La carriera della direttrice d’orchestra veneziana è costellata di tanti successi e traguardi, tra i quali il debutto a soli 18 anni con la direzione dell’orchestra del Teatro dell’Opera di Sofia, il diploma in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra conseguito con il massimo dei voti e l’attività di assistenza con il Mº Claudio Abbado e con il Mº Zubin Metha. I primati raggiunti sono altrettanto importanti: nel 2014 diventa, a tutti gli effetti, la prima direttrice d’orchestra italiana a dirigere in America e, l’anno successivo, la prima direttrice italiana a dirigere la IX Sinfonia di Beethoven in Italia. Sempre nel 2015, inoltre, viene insignita dell’onorificenza “Eccellenza Donna”.

Il segreto del successo di Silvia è raccolto nel suo motto personale «Ogni problema è un’opportunità», parole che esprimono determinazione e voglia di guardare con ottimismo alle difficoltà. «Quando ero bambina facevo danza. Ero pronta per entrare all’Accademia della Scala di Milano ma, a causa di un infortunio improvviso, sono stata costretta a fermarmi per sei mesi. Fu proprio durante quel periodo di fermo che cominciai a studiare pianoforte. È stata una vera e propria epifania perché decisi da subito che avrei fatto la direttrice d’orchestra. Avevo 11 anni», racconta.

È proprio con questo ottimismo che il Maestro ha trascorso, e sta tuttora trascorrendo, la crisi sanitaria in corso. In un periodo in cui il mondo della cultura e dello spettacolo stanno subendo forti pressioni, Silvia spiega che bisogna cercare di ricavare comunque delle opportunità artistiche dalle avversità: «Il momento è molto difficile e questo non si può assolutamente negare. Essere ottimisti però vuol dire cercare di cogliere le occasioni anche dalle criticità». Silvia racconta che durante il lockdown, per tenere la mente allenata ed evitare di guardare con inquietudine ad una straniante Venezia desolata, si è imparata a memoria le partiture della Trilogia di Čajkovskij – Il lago dei cigni, La bella addormentata e Lo schiaccianoci –. Allo stesso modo, durante la seconda ondata di coronavirus, ha scritto in una settimana la biografia completa di Elena Cornaro, la prima donna laureata della storia, a onore della quale Silvia cura anche l’omonimo premio volto a valorizzare le eccellenze e la storia del territorio veneto.

Anche sul fronte teatrale Casarin Rizzolo ha le idee chiare e considera lo streaming una modalità di fruizione coinvolgente e idonea, soprattutto in un momento in cui gli eventi in presenza sono impossibili: «È una grande opportunità che è stata tuttavia criticata aspramente da colleghi illustri. Il teatro invece deve continuare ad essere presente in ogni sua forma. Lo streaming è un grandissimo esempio di fruizione democratica dell’arte». Secondo Silvia il mezzo digitale, se gestito adeguatamente, potrà essere utilizzato anche al termine della pandemia, dando la spinta giusta affinché si “svecchi” l’opera classica e si affermi un interessante linguaggio ibrido: «Concepire un nuovo tipo di linguaggio non vuol dire necessariamente mancare di rispetto alla tradizione. Bisogna cominciare a pensare a un nuovo medium che coniughi il coraggio con il dinamismo e la creatività. Paradossalmente, questa che stiamo attraversando potrebbe essere un’epoca di grandi sperimentazioni».

Infine, a qualsiasi ragazza volesse intraprendere la sua stessa carriera, Silvia consiglia di studiare il più possibile e di avviare una frequentazione professionale con maestri competenti: «I miei sono stati Claudio Abbado, Zubin Metha e Carlo Skleiber – racconta –. Inoltre questa è una professione molto difficile dal punto di vista psicologico, perciò bisogna forgiare al meglio il proprio carattere per poter sostenere delle pressioni psicologiche importanti. Anche la salute è importante: il mio è un lavoro che richiede tantissima energia, prestanza fisica, resistenza, nonché predisposizione ai viaggi e alle sfide. Anche se per una donna, soprattutto in Italia, è ancora difficile riuscire ad affermarsi e ad imporsi allo stesso modo dei colleghi uomini, con una grande volontà e un reale amore verso il proprio mestiere si riuscirà a superare qualsiasi problema». 

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