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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Case di riposo, nuovo presidio sindacale al Consiglio regionale

Cgil, Cisl e Uil tornano al Ferro Fini martedì: «Non ci hanno ricevuto ma andremo avanti finché non sarà approvata la riforma per le case di riposo»

Cgil, Cisl e Uil in presidio martedì mattina davanti al palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale veneto, invocano la riforma delle Ipab. «Nel Veneto - scrivono i sindacati - ci sono 230.000 anziani a rischio di non autosufficienza e il loro numero è destinato a salire: saranno 320.000 fra vent’anni. Un problema già grande, che non si può cancellare, che anzi si porrà con sempre maggiore intensità e a cui è indispensabile dare risposte».

Legge nazionale

«Il Veneto è fermo da 18 anni e, unica regione assieme alla Sicilia, non ha ancora adottato il testo di riforma delle Ipab previsto dalla legge nazionale del 2001. Da allora si sono susseguiti 13 progetti di legge, nessuno dei quali è andato in porto, ed ora l’assessore Lanzarin è impegnata per una nuova proposta - proseguono le sigle Cgil Cisl Uil e le categoriedei pensionati e dei lavoratori del settore - mentre l’estate è arrivata e davanti ci sono le scadenze di bilancio e la chiusura della legislatura con le elezioni nella primavera del 2020». Per questo hanno dato il via a una mobilitazione: per sollecitare l’approvazione della nuova legge entro l’attuale legislatura.

Privatizzazione

«In questi anni si è assistito a una crescente privatizzazione del settore (le stesse Ipab tendono a trasformarsi in fondazioni per questioni fiscali), a un peggioramento della qualità dei servizi, a una maggior sofferenza di disabili e anziani non autosufficienti a fronte della ridotta copertura. Senza una ridefinizione del ruolo delle Ipab (che devono diventare aziende di servizi pubblici alla persona integrate nel sistema socio sanitario) viene a mancare un importante tassello nella filiera dei servizi territoriali a fronte della nuova programmazione socio sanitaria. La legge è urgente - aggiungono i sindacati, facendo sapere di esser pronti a tornare davanti alla Regione. È paradossale - secondo Cgil, Cisl Uil - che la Regione Veneto, in prima fila per l'autonomia, non abbia esercitato quella che ha già, come nel caso del riordino normativo delle Ipab che è nella sua titolarità dall’ormai lontano 2001».
 

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