L'Unesco inserisce l'arte della perla di vetro nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'umanità | VIDEO
Il ringraziamento della presidente del Consiglio comunale di Venezia Ermelinda Damiano al Comitato per la Salvaguardia dell'Arte delle Perle di Vetro: «Questo è un punto di partenza. Da parte dell'Amministrazione c'è pieno sostegno per tutelare e diffondere la tradizione».
«Ogni perla ha un'anima, è l'anima di chi la crea con maestria» ha affermato la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, durante l'incontro per celebrare il riconoscimento dell'Unesco che ha inserito l'arte della perla di vetro nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'umanità.
Questa mattina a Ca' Farsetti, alla presenza dei rappresentanti del Comitato per la Salvaguardia dell'Arte delle Perle di Vetro Veneziane, la presidente Damiano ha sottolineato l'importanza di un riconoscimento «che non è stato assegnato solo all'oggetto ma alle memorie, alle conoscenze, alle tradizioni e a tutto quello che c'è dietro alla perla di vetro. È un riconoscimento a un patrimonio vivo, fatto di persone. Il Comune di Venezia fin da subito ha voluto appoggiare questa candidatura con entusiasmo e con forza, consapevole che l'arte della perla di vetro rappresenta non solo un'eccellenza di questo territorio ma anche un sapere tradizionale tramandato di generazione in generazione da oltre 700 anni. Unesco con l'approvazione della candidatura proposta dal comitato per la Salvaguardia dell'Arte delle Perle di Vetro Veneziane e dall'Association des Perliers d'art de France, ha voluto dare il giusto riconoscimento a tutte le persone che praticano questa antica arte».
Anche l'assessore alla Cultura delle Regione Veneto, Cristiano Corazzari, ha espresso la speranza che «questo riconoscimento aiuti a mantenere viva una delle attività storiche della città e con essa un tassello della sua cultura. Il rischio oggi è che questo saper fare, sentito dai cittadini come forte sapere identitario, vada perdendosi anche a causa dell'abbandono degli antichi mestieri da parte dei giovani».
Cristina Bedin, presidente del Comitato per la Salvaguardia dell'Arte delle Perle di Vetro Veneziane ha ricordato le tappe del percorso che hanno portato alla candidatura, sottolineando l'importanza del sostegno del servizio II Mibact - Ufficio Unesco Roma e la stretta collaborazione con l'Association des Perliers d’Art de France, assieme alla quale è stata presentata la candidatura. In vista del percorso di salvaguardia e di promozione dell'arte delle perle, Bedin ha anticipato i progetti del Comitato: «Pensiamo a iniziative a livello locale nazionale e internazionale. Con la comunità francese si sta valutando la possibilità di organizzare un festival delle Perle che potrà tenersi a Venezia e Parigi – ha raccontato –. Tra i progetti futuri abbiamo in programma una pubblicazione locale, un sito internet multilingue ma anche la trasmissione del nostro sapere alle nuove generazioni attraverso l'organizzazione di laboratori e atelier. Senza dimenticare che siamo già stati contattati e abbiamo intenzione di organizzare eventi anche con altre comunità patrimoniali iscritte nella lista del Patrimonio Unesco».
Sul fronte economico c'è il pieno sostegno del MIbact, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. All'incontro è infine intervenuta anche la direttrice dell'Ufficio Unesco, Mariassunta Peci: «Ricordo che la legge 77 del 2006 ha proprio lo scopo di finanziare i siti iscritti nel patrimonio mondiale. Ci saranno dei finanziamenti ad hoc per i soggetti promotori di salvaguardia. È notizia di queste ore, inoltre, l'attivazione di un osservatorio a supporto delle comunità e dei comitati promotori».