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La galleria Orler inaugura a Venezia “Getulio Alviani, il maestro della luce”

La Galleria Orler, con il significativo contributo del Centro Studi e Ricerche Getulio Alviani, inaugura sabato 3 dicembre a Venezia “Getulio Alviani. Maestro della luce”, la più ampia retrospettiva mai realizzata sull’artista.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

La Galleria Orler, con il significativo contributo del Centro Studi e Ricerche Getulio Alviani, inaugura sabato 3 dicembre a Venezia “Getulio Alviani. Maestro della luce”, la più ampia retrospettiva mai realizzata sull’artista. Ad ospitare le oltre 150 opere che ripercorrono tutte le tappe del percorso artistico di Alviani, uno dei principali esponenti italiani dell’Arte Cinetica e Programmata, sarà la storica sede della Scuola Grande della Misericordia di Venezia. A rendere possibile la mostra, la storica Galleria Orler «Il rapporto con la famiglia Orler è ventennale, di stima e collaborazione reciproca. Questa sarà la più importante antologica di sempre riferita al Maestro Alviani» ha dichiarato Giuseppe Orler presentando l’esposizione dedicata alle sue opere, frutto di progettazione e di una ricerca scientifica, pura, ipercritica riconosciuta a livello internazionale. Numerosi i collezionisti invitati in laguna, domani 3 dicembre dalle ore 18, per l’evento inaugurale con la presentazione critica di Luca Beatrice, Diora Fraglica e Carlo Vanoni, oltreché l’esibizione del virtuoso violinista, vincitore del premio Mozart, Olen Cesari. Ad accogliere i visitatori nei prestigiosi spazi della Scuola Grande della Misericordia di Venezia saranno oltre 70 “Superfici a struttura vibratile” realizzate da Alviani nel 1960 fino alla fine degli anni Settanta in acciaio e alluminio: è lo spettatore, con il suo movimento davanti all’opera, a produrre le interferenze ottiche che animano l’opera, secondo il credo dell’Artista che si affida alla calamitante e sempre imprevedibile potenza generatrice dello sguardo. Non mancheranno neppure i “Cerchi Virtuali” (1967-1969) che sfruttano la superficie specchiante che fa da base all’opera per completare virtualmente il semicerchio fisico apposto sulla superficie e le “Interrelazioni Speculari” (1962-1967) che approfondiscono i rapporti di interruzione e continuità visiva. I collezionisti più attenti non mancheranno di notare la presenza di due introvabili “Cromostrutture speculari a elementi quadri” del 1964 e l’opera “Positivo-Negativo”, tra le sculture in legno e in acciaio realizzate da Alviani negli anni Sessanta. Il percorso espositivo accompagna i visitatori sino alle più recenti “Superfici” e “Cromie”, opere degli anni Novanta-Duemila, e alla scoperta di una sezione speciale della mostra dedicata ad una quindicina di gioielli d’artista di Getulio Alviani, una ricerca poco nota al grande pubblico, che rappresenta un’eccezione nel panorama dell’arte cinetica e programmata. Le opere di Getulio Alviani, il genio plastico della seconda metà del XX secolo, si trovano nelle collezioni di 66 musei in tutto il mondo tra cui spiccano il MoMA e lo Smithsonian di New York, il LACMA di Los Angeles, il Kunstmuseum di Basilea e il Victoria & Albert Museum di Londra. La mostra “Getulio Alviani. Maestro della luce” a cura di Luca Beatrice e Diora Fraglica si potrà ammirare fino all’8 gennaio 2023. Informazioni, giorni e orari di apertura, ticket sono disponibili sul sito della sede espositiva: www.misericordiadivenezia.it

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