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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Laguna nord: in trenta firmano il contratto per l'Area umida

Decise alcune azioni da mettere in campo per salvaguardare e valorizzare il delicato ecosistema. Ora il via alla fase attuativa. Dallo Statuto dei luoghi della laguna nord al miglioramento degli spazi pubblici lungo la gronda lagunare; dalla mobilità sostenibile alla tutela e valorizzazione del patrimonio della pesca, della gastronomia, del merletto

Trenta firmatari, 18 azioni programmate, declinate in 76 attività: sono alcuni dei numeri previsti dal contratto di Area umida della laguna nord di Venezia che oggi è stato sottoscritto a Lio Maggiore. Un momento che sancisce la fine del percorso partecipato che ha coinvolto i firmatari nell’individuazione di azioni da mettere in campo per salvaguardare e valorizzare il delicato ecosistema della laguna nord. Il contratto è uno strumento di governance partecipata per valorizzare la disponibilità alla cooperazione delle comunità locali per gestire gli ecosistemi delle zone umide costiere. Testare in alcuni contesti pilota di Italia e Croazia l’efficacia di tale strumento è stato l’obiettivo del progetto Crew, co-finanziato dal Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020, avviato nel dicembre 2018 e ora prossimo alla conclusione.

Oltre a coordinare il progetto transfrontaliero, il gruppo di lavoro dell’Università Iuav di Venezia – guidato da Maria Chiara Tosi, docente di Urbanistica – è stato responsabile dell'elaborazione del contratto di Area umida scelto come esperienza pilota per la sua rilevanza a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. Il percorso per la costruzione del contratto è stato avviato a settembre 2019 con una serie di incontri nei principali Comuni dell’area: Musile di Piave, Venezia, Quarto d’Altino, Jesolo, Cavallino-Treporti. Il lavoro è proseguito con momenti di ascolto, partecipazione pubblica e negoziazione, anche attraverso tre tavoli di lavoro, dedicati a: tutela ecologica e idromorfologica e gestione del moto ondoso, attività produttive e ricreative, agricoltura, caccia e pesca, promozione e accoglienza turistica, residenzialità.

Il processo è stato caratterizzato da un’ampia partecipazione di attori istituzionali e non. A conclusione di questo lungo lavoro, oggi a Lio Maggiore, gli aderenti hanno sottoscritto i documenti ufficiali. Non si tratta della conclusione del percorso, perché con la firma si dà il via alla fase attuativa. Dalla definizione partecipata di uno Statuto dei luoghi della laguna nord al miglioramento dell’accessibilità degli spazi pubblici lungo la gronda lagunare; dalla definizione di una strategia integrata relativa alla mobilità sostenibile alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della pesca, della gastronomia, del merletto. Tutti i documenti di cui si compone il contratto, inoltre, verranno divulgati e resi pubblici, per essere condivisi e consultabili dall’intera comunità lagunare. L’adesione sarà aperta anche dopo la sottoscrizione. 

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