Dipendenti in fuga dal Comune, «Colpa del clima di lavoro»
«La conferma arriva dal bando dell'Agenzia delle dogane per 80 posti tra Veneto e Friuli. Su circa 600 domande presentate 150 arrivano dall'amministrazione veneziana»
«Fuga dei lavoratori dal Comune di Venezia». È questo l'effetto, secondo Daniele Giordano segretario della Cgil Funzione Pubblica veneziana, del «pessimo clima di lavoro che si vive all’interno dell'amministrazione». Infatti, per il sindacalista: «Delle 600 domande al bando per 80 posti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia (di cui 16 per Venezia) pubblicato dall’Agenzia delle Dogane, 150 provengano proprio dal Comune di Venezia. Questo dimostra che ogni occasione è buona per provare a fuggire».
«Solo vigili»
«È chiaro - prosegue Giordano - che le ragioni che spingono i lavoratori del Comune a cercare di andarsene sono molteplici ma non possono che essere ricercate nelle continue esternazioni del sindaco contro i lavoratori che li delegittimano agli occhi della cittadinanza, nel costante aumento dei provvedimenti disciplinari tesi a costruire un clima di costante tensione, nell’impossibilità di muoversi all’interno dell’ente per fare diverse esperienze, nell’aumento dei carichi di lavoro dovuti alla scelta di assumere solo e soltanto vigili, e nella scarsa produttività economica riconosciuta».
Servizi efficienti
«La fuga dal Comune è un problema che andrebbe preso seriamente - conclude - perché rischia anche di determinare la perdita di competenze e professionalità in servizi che andrebbero valorizzati. Abbiamo chiesto urgentemente la definizione del piano dei fabbisogni 2019/2021 che deve necessariamente guardare a tutte le professionalità. La macchina comunale sta diventando meno efficiente e meno vicina ai bisogni dei cittadini. Ci opporremo con tutte le forze di fronte a questa deriva, valutando anche tutte le azioni legali possibili per tutelare la cittadinanza da un’invasione ingiustificata di vigili, come se l’unico obiettivo del Comune fosse quello di multare».