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Il presepe di Avola in un libro: la sua bellezza nelle foto della jesolana Marilisa Rizzetto

L'iniziativa dell'autrice jesolana, che ci racconta la sua realizzazione in un'intervista, per regalare un gesto di speranza e di vicinanza ai bambini e alle persone in difficoltà. Una parte del ricavato verrà consegnata allo Iov

Ventotto pagine di pura arte o, potremmo facilmente dire, di arte "viva": infatti il protagonista del libro di fotografie (ben quarantaquattro) di Marilisa Rizzetto, di Jesolo, capo ricevimento di un albergo nella vita di tutti giorni e fotografa oltre che attivista nel sociale nel tempo libero, è lo spettacolare presepe vivente di Avola, cittadina siciliana.

L'idea

Marilisa ha conosciuto la Sicilia per amore, il suo fidanzato è originario proprio della Trinacria, ed è sempre per amore della stessa e delle sue tradizioni che ha deciso di immortalare nella raccolta ogni singola particolarità del tradizionale presepe della cittadina avolese. Quarantaquattro pagine di speranza, ci spiega Marilisa, per far sì che anche in questo anno così sfortunato la bellezza dell'iniziativa siciliana potesse essere comunque gustata: «Mi dispiaceva che quest'anno - confida Marilisa - a causa del Covid nessuno potesse ammirare la bellezza di un tale evento e così mi sono detta: perchè non raccogliere in una collezione fotografica la sua storia e le sue particolarità? E così è stato. Ho prodotto un libro, traducendolo poi in altre tre lingue, tedesco, inglese e francese, che raccontasse prima di tutto attraverso le immagini e con delle semplici didascalie tutta l'arte che racchiude questo particolare presepe». Inutile dire che Marilisa, dopo aver visitato di persona l'installazione, se ne è innamorata: «Ho visto diversi presepi viventi in vita mia ma devo dire che questo è proprio bello. Ogni scorcio, ogni personaggio ha la sua particolarità. Chi ti offriva il latte appena munto, chi il pane appena sfornato, chi le mandorle, chi il prelibato vino di Avola, chi la ricotta calda e la zuppa di ceci. Una tale bellezza non poteva non essere ricordata anche quest'anno, le nostre tradizioni devono continuare a vivere».

Gemellaggio Avola-Jesolo?

E così il volume è arrivato anche tra le mani del sindaco di Avola Luca Cannata e del sindaco di Jesolo Valerio Zoggia al quale Marilisa ha chiesto un regalo: «Sarebbe bello creare un gemellaggio tra Avola e Jesolo: i loro due presepi, così diversi ma così belli, acquisterebbero maggiore slancio e vitalità da Nord a Sud». Il sindaco ha promesso di incontrarla quanto prima per parlare del progetto, che, conferma Marilisa, «incontra senz'altro il suo interesse».

Scopo speciale

Insomma una bella iniziativa che ha anche uno scopo speciale. L'idea del libro, dal titolo "Il presepe vivente di Avola antica", facilmente reperibile sulle piattaforme online, nasce nelle intenzioni dell'autrice soprattutto per diffondere un messaggio cristiano di speranza: nel cuore di Marilisa, infatti, c'è la volontà di devolvere una parte del ricavato delle vendite allo Iov, Istituto Oncologico Veneto di Padova. Ma non solo: «Mi piacerebbe che questo volume venisse donato ai bambini che hanno vissuto questo anno sfortunato, così come ai medici, ai volontari, agli anziani e a tutti coloro che a causa della crisi e di quanto sta accadendo, hanno bisogno di un piccolo segno di conforto e di gioia. Ho avuto modo di consegnarlo io stessa in queste festività a molte persone a me vicine affinchè arrivasse, alle famiglie e a chi più è in difficoltà, un segnale di vicinanza. Un gesto di amore e di speranza per un futuro migliore». 

Presepe di Avola

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