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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ipotesi liste truccate all'Ulss 13, la procura apre un fascicolo

Sarebbero state cambiate la priorità delle impegnative nel triennio 2015-2017. Inchiesta partita dalle denunce della Regione e dell'Ulss 3 Serenissima

Presunte liste d'attesa taroccate. Finisce nell'occhio del ciclone l'ex Ulss 13 di Mirano, inglobata nel 2016 all'interno dell'Ulss 3 Serenissima: il sospetto è che per tre anni - tra il 2015 e il 2017 - un software abbia ritoccato il codice di priorità delle ricette dei cittadini. Sarebbero 44.600 i pazienti che nell'arco dell'ultimo anno avrebbero chiesto una visita o un esame specialistico, ottenendo una risposta che non rispettava i tempi previsti: il software, però, avrebbe modificato le priorità in modo che le prestazioni rientrassero nei parametri regolari.

L'inchiesta

Sono state due denunce a dare impulso all'inchiesta della procura, una presentata dalla Regione Veneto e l'altra dall'Ulss 3 Serenissima. Entrambe, come spiegato in una nota dell'azienda sanitaria, hanno chiesto che «fossero valutate eventuali ipotesi di rilevanza penale nella gestione delle predette liste d’attesa nel periodo in cui erano stati adottati i criteri in uso all’ex Ulss 13 di Mirano, prima che le modalità fossero sospese dall’Ulss 3 Serenissima». «Si precisa - continua la nota - che il software non aveva alcuna possibilità di modificare la classe di priorità delle ricette, avendo ben altri ruolo e finalità, cioè quelli di analizzare accuratamente l’esattezza e l’appropriatezza delle classi di priorità assegnate. Pertanto non corrisponde al vero che l’acquisto del software fosse finalizzato alla dilazione dei tempi entro cui eseguire le visite».

Procedimento disciplinare

Quando l’Ulss 3 Serenissima ha accertato le criticità di gestione dei flussi, ha avviato un procedimento di verifica amministrativa che ha poi condotto al procedimento disciplinare del dirigente responsabile della gestione delle liste d'attesa, quindi alla denuncia penale. «L'Ulss 3 Serenissima - spiega la nota - continuerà nell’impegno rivolto all’individuazione dei processi più efficaci di miglioramento dei servizi all’utenza che continuano a rientrare nell’obiettivo essenziale di una buona sanità».

«Fatto gravissimo»

«Se quanto emerso oggi sull’ipotesi di liste di attesa 'taroccate' nella Ulss 3 fosse vero sarebbe gravissimo - ha commentato il consigliere del Pd Bruno Pigozzo - La giunta deve verificare e chiarire immediatamente, vanno tutelati sia il diritto alla salute dei cittadini che la credibilità del Sistema sanitario regionale nel suo complesso». «Sorpresa e amarezza», invece, da parte Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil e Marco Busato, responsabile della Sanità: «In gioco in questa vicenda c’è la credibilità della sanità pubblica nel nostro territorio e la tenuta etica della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini».

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