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Martedì, 23 Aprile 2024
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M9, nuovo software per monitorare il pubblico. E a settembre la mostra sulle architetture del '900

Presentate oggi le novità del secondo semestre: la piattaforma "Emma" integra servizi di ticketing, gestione di eventi, analytics dei visitatori e tracciamento degli spostamenti

Una piattaforma software innovativa aiuterà M9, museo del '900 di Mestre, a gestire e conoscere i propri visitatori: un sistema digitale che include le funzioni di biglietteria, prenotazioni, gestione dei servizi e statistiche sul pubblico. Il software (che si chiama Emma, electronic museum management analytics, ed è progettato da RnB4Culture) integra inoltre una speciale funzione che traccia i percorsi dei visitatori, fornendo al museo informazioni anonime sui loro movimenti e sul grado di interesse riguardo alle varie sezioni ed agli elementi della mostra. La localizzazione in tempo reale, inoltre, permette il monitoraggio del distanziamento sociale e la prevenzione di situazioni di assembramento.

In tal modo, dice il consigliere delegato Fabrizio Renzi, «M9 è il primo grande museo in Italia a utilizzare questa avanzata tecnologia software, un primato che dà senso compiuto alla scelta dell’innovazione come motore d’impresa»: Emma «consentirà di ottimizzare la parte di gestione del museo, anche sotto il punto di vista dei costi», aggiunge. Per Luca Molinari, direttore scientifico di M9, «è un nuovo passo verso il potenziamento del nostro sistema museale», in linea con il carattere innovativo del museo, e « aiuterà M9 a migliorare la qualità della propria offerta».

Con l'occasione M9 ha presenato le mostre temporanee del secondo semestre, che avranno una focalizzazione speciale sull’architettura. Dal 3 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 saranno aperte Draw, Love, Build. L’architettura di Sauerbruch Hutton, monografica dedicata ai progettisti di M9, e Le sfide di Venezia: l'architettura e la città nel Novecento, a cura di Guido Zucconi e Archivio Progetti dell’università Iuav: quest'ultima è realizzata in partnership con la Fondazione Musei Civici e sviluppa il tema dei cambiamenti architettonici del XX secolo a Venezia. Le temporanee, secondo il presidente della Fondazione Venezia Michele Bugliesi, fanno parte di un dialogo in corso tra M9 e la Biennale, oltre a permettere l'avvio di «un’importante collaborazione con i Musei Civici nell’ambito delle celebrazioni dei 1600 anni della città di Venezia».

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