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«Vogliamo lavoro e buoni spesa», mobilitazione oggi a Mestre

Una nuova manifestazione è in programma l'11 ottobre: «A Venezia oltre 10mila famiglie sotto la soglia di povertà»

«Dopo un decennio di crisi economica e di precarizzazione del lavoro, l'arrivo della pandemia ha peggiorato le condizioni di vita del proletariato. Non a caso nel Comune di Venezia oltre 10mila famiglie sono oggi sotto la soglia di povertà, relativa o assoluta. Il Comune si è limitato a distribuire le risorse statali volte alla solidarietà alimentare. Queste risorse si trasformano in buoni spesa, risultati accessibili solo attraverso domande online e solo a chi risiede nel comune di Venezia e non percepisce già il reddito di cittadinanza, escludendo buona parte dei cittadini». A parlare sono gli esponenti del Fronte della Gioventù Comunista Venezia-Mestre, che oggi sono scesi in piazza con un presidio di fronte al municipio di Mestre.

«Dall'inizio del 2021 ci siamo mobilitati per distribuire generi alimentari a lunga conservazione e di prima necessità a centinaia di persone in difficoltà a Mestre, Marghera e Venezia, costruendo reti di solidarietà e organizzandoci dal basso - spiegano i rappresentanti -. A inizio luglio abbiamo richiesto al comune di rivalutare i criteri di distribuzione e non aver ottenuto risposta e sabato 2 ottobre siamo tornati in piazza per chiedere al Comune di fare la sua parte e di stanziare un milione di euro, cioè solo lo 0,05% del bilancio. La solidarietà è un’arma, organizzarla una necessità». L'organizzazione ha annunciato una nuova manifestazione per l'11 ottobre.

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