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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Me manca l'aria. Inquinamento, rifiuti e acqua alta: facciamo qualcosa per Venezia»

Generazione '90, Venessia.com, Garanzia Civica, Giovani Venessiani, LegAmbiente, Italia Nostra, Venice Calls e Masegni& Nizioleti chiamano a raccolta i residenti: «Occupiamoci della salute della città»

Generazione '90, Venessia.com, Garanzia Civica, Giovani Venessiani, LegAmbiente, Italia Nostra, Venice Calls e Masegni& Nizioleti, giovedì hanno chiamato a raccolta i cittadini: «Occupiamoci della salute di Venezia». Dopo le manifestazioni per la residenzialità e la gestione dei flussi turistici, l'attivismo veneziano punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione ambientale in città. L'appello è partito da campiello San Canciano, vicino al ponte dei Zogatoli, da dove i comitati hanno lanciato la manifestazione di sabato 15 dicembre: la passeggiata per la difesa ambientale, che partirà da riva Ca' di Dio alle 11.

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Ambiente

«Quando si pensa ai problemi di Venezia difficilmente ci si concentra su tematiche ambientali. Il turismo, lo spopolamento e l'invisibilità dei cittadini rubano infatti lo spazio, se così si può dire, a qualsiasi altro argomento. Eppure la nostra città su diversi punti presenta dati allarmanti. Basti pensare alla qualità dell'aria, dove negli ultimi sette anni si è sempre sforato il limite consentito di Pm10 e probabilmente anche di Pm 2,5 che non viene rilevato in centro storico».

Rifiuti

Non meno preoccupante, specie nel cuore della città, la situazione rifiuti, secondo le associazioni. «In base alle ultime ricerche di LegAmbiente per il Sole24Ore la Città metropolitana di Venezia sarebbe 92esima su 104 per quantità di rifiuti prodotti, in larga parte nel centro storico e non differenziati, dato che i cestini nel perimetro cittadino sono pochi, sempre stracolmi e totalmente indifferenziati», scrivono.

Acqua alta

«O meglio, difesa di Venezia dall'alta marea. Al momento la nostra città risulta totalmente scoperta, ma ciò che fa più male è la totale mancanza di progettualità: il futuro è affidato ad un piano vecchio di trent'anni, incompleto, non funzionante, del quale non si conosce il destino e che ha già causato perdite ingenti di danaro pubblico. Per questi, e altri motivi, abbiamo sentito il bisogno di fare qualcosa che riportasse i veneziani a occuparsi della salute della propria città, perché se non lo fanno i cittadini non lo fa nessun altro».

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