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Porto, il bilancio è regolare. Musolino riconvoca il comitato di gestione

Il ministero dei Trasporti ha certificato la correttezza dei documenti contabili presentati dall'Autorità di sistema portuale

Il ministero dei Trasporti (Mit) si è pronunciato in merito al bilancio consuntivo dell'Autorità di sistema portuale (AdSP), bocciato dei rappresentanti di Regione e Città Metropolitana Maria Rosaria Campitelli e Fabrizio Giri in tutti i comitati di gestione, fin da quello del 18 giugno scorso. È stata certificata dal ministero la correttezza dei documenti contabili presentati dall'AdSP. Il presidente del porto Pino Musolino ha provveduto ad annunciare la riconvocazione di un nuovo Comitato di gestione, come suggerito giovedì dal capo del gabinetto del Mit.

Fusina

La Direzione generale ha riconosciuto, dopo analisi tecnico-amministrativa e controllo documentale, nonché a seguito della audizione del presidente Musolino, che «il bilancio consuntivo dell’AdSP non presenta alcuna criticità ed è assolutamente regolare sotto il profilo economico, finanziario e amministrativo», scrive il porto. Le dichiarazioni di voto contrarie di Giri e Campitelli facevano riferimento «a somme appostate in bilancio nel 2018, ormai consolidato a seguito dell’approvazione del rendiconto contabile ad aprile 2019, approvato poi dal ministero delle Infrastrutture e anche dal ministero dell’Economia e delle Finanze, non ancora utilizzate dall’ente e diventate passivo vincolato alla revisione del piano economico finanziario (Pef) tra AdSP e la società di Fusina Venice Ro.Port.Mos Scpa». La cancellazione di tali poste, secondo il porto, come richiesto dai rappresentanti di Città Metropolitana e Regione, avrebbe prodotto l’immediato formarsi di un “debito fuori bilancio”:  «illecito amministrativo e contabile estremamente grave».

Revisione del Pef

Entrando nel merito della revisione del Pef su Fusina, la direzione generale “Vigilanza sulle Autorità portuali” ricorda i pareri favorevoli raccolti dall’ente ed espressi dal Dipe (ufficio alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio), avvocatura distrettuale dello Stato e professionisti chiamati a supportare l’ente, sulla necessità di agire esattamente come operato dall’Autorità di sistema portuale, per “scongiurare un maggior danno economico" che sarebbe derivato dall'atto sottoscritto nel 2010 dall’allora presidente a favore del concessionario e a discapito dell’ente portuale”. L'approvazione del rendiconto per l’anno 2019 sarà l’ordine del giorno della prossima seduta.

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