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La moda è genderless: l'abbigliamento inclusivo di Ivan Della Mora

Ha 36 anni, vive a Mira e ha ideato una linea di abbigliamento adatta a persone di qualsiasi genere. «Così combatto le barriere sociali»

Un'idea imprenditoriale che deriva anche dall'esigenza di lanciare un messaggio. Ivan Della Mora, 36enne di Mira, ha aperto da un anno uno shop online con una sua personale linea di abbigliamento genderless, parola che definisce qualcosa che non ha genere o, in questo caso, che va bene sia per il genere maschile che per quello femminile, ma anche per le persone che non si riconoscono in nessuno dei due. «Ho voluto sdoganare questo concetto - racconta - e mandare un messaggio forte. È una parola che richiama il concetto dell'inclusione, voglio abbattere delle barriere sociali e far sì che chiunque vesta un mio prodotto si senta parte di una grande famiglia, in cui non sarà giudicato. Io stesso sono stato bullizzato da piccolo e nel tempo ho sentito la necessità di realizzare qualcosa di significativo anche in ambito sociale».

Friulano d'origine, Ivan si è trasferito a Mira nel 2017 per motivi di lavoro. Per molti anni è stato dipendente di una multinazionale di abbigliamento, poi ha aperto un atelier al Tom di Santa Maria di Sala che però ha chiuso con il lockdown del 2020. In quel periodo ha preso forma il nuovo progetto. «Non ho frequentato scuole di moda, ma avevo da tempo questo desiderio - dice - Prendo ispirazione dalla mia esperienza lavorativa, ma non solo: viaggio molto, osservo. Butto giù le idee, faccio realizzare il bozzetto e così nasce il prototipo. Collaboro con piccoli artigiani, creo i capi in base agli ordini e nel frattempo ho avviato il mio shop online». L'idea è di crescere ancora e, dalla vendita esclusivamente digitale, passare a quella "fisica" nei concept store. «Vorrei trovare qualche realtà selezionata che ospiti i miei capi di abbigliamento», spiega.

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Il primo indumento realizzato? «Un semplice pantalone che avevo sempre immaginato su di me: ampio, in frescolana grigio, con delle piccole borchie colorate. In base al colore scelto dal cliente lo personalizzo, con gli inserti della stessa tinta». Poi sono arrivati altri capi: bermuda, blazer, magliette, berretti... «Il prodotto sta cominciando a prendere piede, ricevo molti complimenti. Ultimamente - aggiunge - ho realizzato anche le divise per lo staff del Trash & Chic, format di serate della discoteca Molocinque». Sul sito della linea di abbigliamento, a conferma della filosofia del progetto, gli abiti sono indossati indistintamente da modelli femminili e maschili. Anche così si combattono gli stereotipi di genere.

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