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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Via Istituto Santa Maria della Pietà

Modigliani torna alle origini: una mostra dell'artista livornese rinsalda il suo legame con Venezia

È vissuto in laguna tra il 1903 e il 1905, dove si è iscritto all'Accademia delle Belle Arti. Della città lagunare disse: «Qui ho ricevuto gli insegnamenti più preziosi della vita

La Fondazione Amedeo Modigliani, ospitata all'Istituto provinciale per l'Infanzia "Santa Maria della Pietà" di Venezia, espone dal prossimo 1 settembre fino ad aprile 2023 la mostra "Modigliani Opera Vision" che è stata presentata oggi alla presenza della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. Un percorso espositivo lungo due anni illustrato a Ca’ Farsetti dal presidente e dal direttore della Fondazione, Fabrizio Checchi e Marco Comito. Tra i relatori Greta García Hernández e Gérard-Georges Lemaire, presidente e membro del Comitato scientifico della Fondazione Amedeo Modigliani; Filippo Battistelli, presidente dell'Istituto Provinciale per l'Infanzia Santa Maria della Pietà, e il direttore del Gazzettino Roberto Papetti.

L’esposizione, è stato spiegato, è pensata per fornire allo spettatore una molteplice fruizione dell'arte, come un vero e proprio cinema a 270 gradi per raccontare il percorso artistico di Modigliani con percorsi didattici e linguaggi innovativi di esposizione dei contenuti. Le installazioni multimediali disegneranno l’intero percorso in un’immersione nella vita e nelle opere dell’artista grazie all’utilizzo della realtà virtuale, in una sala con ologrammi dove verrà proiettato un docufilm sul mondo dell’artista. «Un vero e proprio percorso immersivo, culturale e didattico che coinvolgerà anche le scuole della città - ha detto la presidente ringraziando la Fondazione Modigliani e portando i saluti del sindaco - È un progetto ambizioso che avrà la durata di due anni, che guarda in avanti partendo dal passato e va a riconfermare Venezia come centro e polo culturale e innovativo per eccellenza per l’arte mondiale, nell’anno dei festeggiamenti per i 1600 anni della fondazione di Venezia».

Ricordando la lapide dedicata all’artista livornese sulla facciata di un edificio sulle fondamenta San Basegio, dove Amedeo Modigliani ebbe il suo studio a Venezia nel 1905 e che recita “Da Venezia ho ricevuto gli insegnamenti più preziosi della vita; da Venezia sembra di uscirmene adesso come accresciuto dopo un lavoro...” la presidente Damiano ha aggiunto: «Queste parole oltre a testimoniare un legame profondo tra Venezia e Modigliani, fanno capire come la nostra città sia sempre stata un laboratorio culturale, anche di sperimentazione e innovazione per i grandi artisti». L’Istituto Provinciale per l'Infanzia Santa Maria della Pietà ospiterà l’esposizione che si svilupperà su 3 piani: il primo dedicato ad Amedeo Modigliani, il secondo riservato ad artisti contemporanei che potranno esporre in alternanza durante i due anni, mentre il terzo piano sarà allestito un hub culturale che ospiterà anche dibattiti e momenti di approfondimento sulla vita dell’artista.

“È una mostra che parte dopo un periodo di chiusura a causa della pandemia e per questo abbiamo pensato di farla durare due anni - ha detto Checchi - La ricerca artistica di Modigliani e la sua evoluzione sono strettamente collegate a Venezia, città che l’artista ha scelto per la sua formazione, per questo abbiamo voluto dare una valenza didattica a questa mostra». Al secondo piano del palazzo ci sarà un’area riservata agli artisti contemporanei, italiani e non solo, che potranno esprimere la propria creatività. «Ospiteremo diverse delegazioni provenienti da tutto il mondo che apprezzano l’arte di Modigliani - dice il direttore Comito - La particolarità della mostra è la fruizione: sarà un'esposizione immersiva con tecnologie avanzate che permetterà un avvicinamento all’arte anche da parte dei giovani, oltre al coinvolgimento di artisti contemporanei che si alterneranno nei due anni».

Amedeo Modigliani è vissuto a Venezia tra il 1903 e il 1905, dove si è iscritto all'Accademia delle Belle Arti. La sua produzione artistica è stata abbastanza copiosa, portandosi dietro il problema legato alla falsificazione delle sue opere dopo la prematura scomparsa, come sottolineato nel suo intervento dalla presidente del comitato scientifico Hernández. Ad oggi si stima che in tutto il mondo circolino circa 3 mila falsi. «Artista strano e solitario, morto troppo presto per godere della sua fama - ha spiegato nel suo intervento Gérard-Georges Lemaire - Modigliani conserva un’arte a metà strada tra il moderno e il classico perché non riesce mai a staccarsi dallo stile italiano, molto simile a quello di Tiziano». 

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