Venezia78: applausi per "Il buco" di Michelangelo Frammartino
Secondo dei cinque italiani in gara per il Leone d’oro alla Mostra del Cinema. Il regista con tuta da speleologo e caschetto sul red carpet
La lotta dell'uomo contro la natura. Il sud Italia degli anni '60. Mentre nel nord del boom economico spiccano in altezza gli edifici simbolo dello sviluppo, un gruppo di speleologi piemontesi scopre sul Pollino, in Calabria, l’allora seconda grotta più grande del mondo, a 700 metri di profondità sottoterra, nell’abisso del Bifurto.
C'erano anche due dei protagonisti reali dell'impresa, sabato al Lido, alla proiezione del film "Il buco" del regista Michelangelo Frammartino, con tuta da speleologo e caschetto sul red carpet ieri, per il secondo dei cinque italiani in gara per il Leone d’oro alla 78. Mostra del Cinema di Venezia. In sala Beppe De Matteis, 86 anni, e Giulio Gecchele, 84, che nel 1961 facevano parte dell'impresa erano a Venezia e si sono commossi. Un'impresa che passò in sordina, anche volutamente, ha detto Frammartino durante le interviste, perché c'era bisogno di scoprire in tranquillità, lontano dai riflettori. Il film, in base a quanto riportato, è stato applaudito a lungo.