Oggi, 9 settembre, alla Mostra del Cinema di Venezia debuttano in concorso i cineasti gemelli Fabio e Damiano D'Innocenzo con "America Latina", racconto costruito sul personaggio di Massimo Sisti (Elio Germano, che rinnova il suo sodalizio con i cineasti), dentista affermato e padre di famiglia a Latina, costretto a rimettere in discussione la sua vita e identità. In gara anche "Zeby nie bylo sladow" (Non lasciare tracce) del polacco Jan P. Matuszynski, che ispirandosi a fatti realmente accaduti racconta la storia di Jurek, studente unico testimone, nel 1983, dell'uccisione di Grzegorz Przemyk, un liceale picchiato a morte dalla milizia.
I fan li stavano aspettando già da ieri e sono stati accontentati: baci in laguna sulla lancia per la coppia dell'estate Jennifer Lopez e Ben Affleck. I due attori sono arrivati a Venezia subito inseguiti dai fotografi che li aspettavano.
(foto Ansa)
Capelli corti, sguardo limpido e tanta disponibilità e voglia di comunicare. Jaime Lee Curtis era tutta un sorriso ieri al Lido dove ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera. L'attrice ha presentato anche fuori concorso "Halloween kills" di David Gordon Green, in sala dal 21 ottobre con Universal Pictures dove interpreta, ancora una volta, Laurie Strode. «Ho fatto questo ruolo per 43 anni e tutti noi siamo cambiati nel frattempo, ma alla fine siamo tutti umani in fondo è quello che dice questo film: tutti sono Laurie e hanno paura, siamo insomma tutti nella stessa barca».
"America latina" di Fabio e Damiano d'Innocenzo (Venezia 78) con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Filippo Dini, Massimo Wertmuller (Sala Grande alle 19.45). A Latina Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico: professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare. Ha una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama. Finché un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.
"Zeby nie bylo sladow" di Jan P. Matuszynski (Venezia 78) con Tomasz Zietek, Sandra Korzeniak, Jacek Braciak, Robert Wieckiewicz (Sala Grande alle 16.30). Polonia, 1983. Il Paese è scosso dal caso di Grzegorz Przemyk, uno studente liceale picchiato a morte dalla milizia. Ispirato a fatti realmente accaduti, il film ripercorre la storia di Jurek, l’unico testimone del pestaggio che, da un giorno all’altro, diventa il nemico numero uno dello Stato.
