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Forti che Uniscono, tappa greca per la mostra veneziana

Con base di partenza a Venezia, si allarga la rete per la valorizzazione del patrimonio fortificato legata alla Convenzione di Faro. Protagonisti i forti dell’Alto Adriatico. Il 9 febbraio

Sabato 9 febbraio alle 18 al Museo Archeologico della città greca di Igoumenitsa, in Grecia, si inaugura la mostra legata al progetto Forti che uniscono – Faro per i Forti, gestito da Marco Polo System. Con base di partenza a Venezia, si allarga la rete per la valorizzazione del patrimonio fortificato legata alla Convenzione di Faro. Protagonisti i forti dell’Alto Adriatico, che “incontrano” i loro fratelli mediterranei con una mostra itinerante. 

Il progetto

Ideato dal gruppo europeo Marco Polo System Geie, consiste di una rete e di una dichiarazione internazionale (Carta di Corfù), entrambe sottoscritte da enti internazionali e accompagnato da una mostra itinerante in diverse località del bacino euro-mediterraneo, principalmente in luoghi in cui è ancora forte il legame storico-culturale con Venezia. Fonte d’ispirazione sono i principi fondamentali della “Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società”, emanata nel 2005, con particolare attenzione al legame tra la “Comunità Patrimoniale” definita come “un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future” e il patrimonio fortificato e le architetture militari in generale. 

I principi

Tali principi sono alla base della Carta di Corfù, dichiarazione internazionale firmata in occasione della prima tappa della mostra, lo scorso 17 novembre 2018, sull’isola greca. Attraverso la carta, la comunità patrimoniale acquista un significato più esteso, dando una dimensione “sconfinata” alle azioni di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio fortificato. Ogni territorio che ospiti nei sui confini architetture militari come fortezze, rocche, torri, bastioni diventa così parte di una comunità che si estende in tutto il bacino euro-mediterraneo e attraversa i secoli, trovando in tale patrimonio un potente elemento di unione, che fa da piattaforma per progetti congiunti di sviluppo legati al dialogo, alla creatività e alla sostenibilità. 

La Carta

Fornisce i principi alla rete Forti che uniscono – Faro per i Forti, che ha registrato le adesioni del messinese Forte Cavalli (attraverso la Onlus Zancle), dei Comuni marchigiani di Gradara e Fermignano, del primo firmatario, con Marco Polo System, Comune di Corfù, del parco Ecolandia di Reggio Calabria e, ancora sul versante greco, dell’agenzia culturale Mentor, uno degli enti responsabili del Comitato Eleusis 2021, della città di Eleusi, eletta Capitale Europea della Cultura 2021. L’inaugurazione della mostra sarà occasione per l’adesione alla rete da parte di Igoumenitsa, principale porto greco sulla sponda jonica, che diverrà base strategica del network, vista l’importanza dello scalo portuale negli scambi non soltanto tra Italia e Grecia, ma tra Occidente e Oriente.

La mostra

La mostra, col titolo originario “Patrimonio Fortificato: scorci inconsueti dell’Adriatico” è nato nella cornice del progetto europeo Camaa (Centro per le Architetture Militari dell’Alto Adriatico, con capofila la Regione del Veneto - Direzione Beni Culturali), finanziato nell'ambito del programma Interreg Italia-Slovenia 2007-2013. Si tratta del risultato di un contest fotografiche che ha coinvolto professionisti e amatori, alla scoperta di architetture militari a cavallo dei millenni, dalla dominazione romana alla Guerra Fredda, nella prospettiva di darne un’immagine di utilizzo pacifico, fortemente civico. L’esposizione prosegue il suo itinerario nel Mediterraneo. Lanciata per la prima volta nel gennaio 2015 a Capodistria e le tappe a Venezia (Forte Marghera), Palmanova, Lubiana, Venezia (Palazzo Ferro Fini), Ferrara (Palazzo Ducale Estense) e Corfù (Fortezza Vecchia), la mostra è realizzata da Marco Polo System con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Igoumenitsa e della Soprintendenza alle Antichità della Tesprozia, e allestita con il contributo della comunità degli italiani Santorio Santorio di Capodistria. Nella città portuale, rinomata come “porta della Grecia”, il materiale espositivo verrà arricchito da immagini legate alla realtà greca, dove la Serenissima incontrò l’antichità ellenica delle mura delle pòleis, le difese bizantine, i forti ottomani. Con il patrocinio dell'ambasciata d’Italia in Atene, l’evento è inserito nel “Cartellone d’Inverno” di “Tempo Forte Italia - Ελλάδα 2019”, iniziativa culturale dell’Ambasciata d’Italia in Atene. «Igoumenitsa, porto di strategica rilevanza e città dalla grande storia, si rivela luogo di ospitalità e cultura, che consideriamo un elemento fondamentale nel processo di creazione di una solida rete euro-mediterranea per la valorizzazione del patrimonio fortificato. Grazie alla diplomazia culturale, immaginiamo che ciò che è stato costruito per proteggersi dal mondo esterno, lo si possa veder diventare un luogo di incontro e scambio di esperienze tra popoli», dichiara Pietrangelo Pettenò, fondatore e amministratore di Marco Polo System. La mostra si concluderà lunedì 11 marzo 2019, per proseguire in altre località greche e ritornerà in Italia in estate. 

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