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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il primo motoscafo "green" del Comune di Venezia. Brugnaro: «Tutto il trasporto pubblico sarà ibrido»

È stato presentato in occasione della partenza del salone nautico: è dotato di doppio motore diesel ed elettrico per navigare silenziosamente e senza inquinare. Il sindaco: «Abbiamo le soluzioni pronte: questo è il futuro»

La prima imbarcazione ad alimentazione ibrida della flotta comunale è entrata in funzione oggi. Può passare velocemente dalla propulsione elettrica a quella tradizionale a diesel, a seconda delle necessità, e durante la navigazione a diesel il motore elettrico si ricarica. Il sistema si chiama Transfluid, è stato installato senza spese per il Comune ed è presente anche al salone nautico in partenza all'Arsenale.

«Tutto il trasporto pubblico sarà ibrido»

Si tratta di un primo passo: l'obiettivo è incrementare la presenza di barche di questo tipo in laguna e arrivare ad un traffico acqueo più rispettoso dell’ambiente, con riduzione dell’inquinamento e dell’impatto acustico. Per il sindaco Luigi Brugnaro «questo è il futuro di Venezia, e vogliamo dimostrare che funziona. A breve ci saranno delle reali possibilità di convertire le barche e allora ragioneremo su dei regolamenti con le varie categorie: per passare in certi orari e in certi luoghi devi avere l'elettrico». Più tardi, durante la visita al Salone, Brugnaro si è soffermato sui due modelli ibridi di vaporetto Actv e Alilaguna: «Uno di questi giorni facciamo una gara: abbiamo due soluzioni, possiamo dire che sicuramente tutti i battelli diventeranno ibridi e in canal Grande andranno elettrici».

Come funziona

Il sistema ibrido, sviluppato e realizzato integralmente da Transfluid, può essere montato sia su imbarcazioni nuove che già esistenti con un costo che parte da 20-25mila euro. Il modulo si installa tra il motore a combustione interna e la trasmissione, con le macchine elettriche montate in parallalo alla linea dell’asse di propulsione, in uno spazio contenuto. La barca ibrida per il Comune di Venezia è dotata di un sistema HM560-12 che abbina il motore a combustione interna diesel con una macchina elettrica a magneti permanenti da 12kW, alimentato da un banco batterie da circa 10 kWh. L’alimentazione del motore elettrico è affidata ad un banco batterie al litio (LiFePO4) capace di alimentare il sistema in modalità zero emissioni e completamente silenziosa. L'autonomia è di circa 90 minuti. È possibile anche aumentare l’autonomia con l’ausilio di un generatore di bordo, con potenza più contenuta rispetto al diesel principale, con funzione di range extender che anche durante la navigazione in elettrico può fornire energia alle batterie di propulsione. La sincronizzazione delle due possibili modalità di navigazione consente anche di risparmiare carburante. Alla presentazione di oggi erano presenti anche il presidente di Transfluid, Ugo Pavesi, e il responsabile sviluppo progetti innovativi in Bimotor, Filippo Brunero, in rappresentanza delle aziende che hanno curato la trasformazione dell'imbarcazione.

VIDEO: Gianluigi Taroni, sales manager Transfluid

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