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Vie dedicate alle battaglie del colonialismo fascista, Ticozzi: «Dare una spiegazione critica»

Il consigliere dem: «Chiedo che alle inaugurazioni dei cartelli, Amba Aradam, Uork Amba, Amba Alagi, vengano coinvolte sia le scuole che l'Anpi e l'Iveser e diventino occasioni per non dimenticare»

Toponomastica e vie dedicate in città ai nomi dei luoghi delle battaglie colonialiste dell'epoca fascista: Amba Aradam, Uork Amba, Amba Alagi. «Se non si vogliono eliminare, almeno si spieghino criticamente», afferma il consigliere comunale del Partito Democratico, Paolo Ticozzi. 

«I toponimi - aggiunge - di norma vengono dati come segno di riconoscimento a personalità o per dare lustro a importanti avvenimenti storici, perciò trovare in città questi nomi è imbarazzante». Il consigliere dem si era già attivato portando in città la raccolta firme per la legge antifascista di Stazzema. «L'assessore alla Toponomastica Paola Mar più volte si è già pronunciata contro qualsiasi cambiamento di nomi per vie e piazze - prosegue Ticozzi - per questo, prendendo atto di questa posizione, al di là del fatto che la si condivida o meno, ho pensato che si può intervenire comunque, quantomeno piazzando dei cartelli, magari realizzati in collaborazione con Iveser (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea), che spieghino criticamente i fatti o le personalità riconducibili ai toponimi, per prenderne da un lato le distanze senza lasciare spazio a dubbi, e dall'altro mantenere fresca la memoria dei cittadini sui crimini fascisti perpetrati anche all'estero». Il consigliere Ticozzi ricorda la mozione presentata, sostenuta da tutto il gruppo consiliare del Partito Democratico. «Tra le altre cose chiedo che alle inaugurazioni di questi cartelli vengano coinvolte sia le scuole che l'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) e l'Iveser, e diventino occasioni per non dimenticare e ribadire che in città non ci può o deve essere spazio per nostalgie fasciste». Anche la sezione Anpi Erminio Ferretto di Mestre sostiene la proposta. La presidente Maria Cristina Paoletti commenta: «Aderiamo a questa proposta che permette ai cittadini e soprattutto ai giovani di conoscere e rileggere criticamente la toponomastica della città legata al fascismo».

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