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Nidi comunali, Besio: «I rapporti numerici sono rispettati»

Lunedì l'incontro dal Prefetto, sospeso lo stato di agitazione. Cgil e Uil «Educatrici insufficienti, carente il personale ausiliario». L'assessore: «L'anno scorso speso oltre un milione in supplenze»

Continua il braccio di ferro fra Funzioni pubbliche Cgil e Uil e l'amministrazione sul personale degli asili nido a Venezia. «La situazione è sempre più insostenibile - hanno detto i segretari sindacali Daniele Giordano e Mario Ragno - il servizio non è adeguato alle famiglie». Ieri l'incontro con il Prefetto, «per ribadire la gravità della situazione».

«I rapporti numerici previsti dalla norma sono rispettati - afferma l'assessore alle politiche educative Laura Besio - Non solo: questa Amministrazione ha fatto tutto il possibile attraverso le assunzioni per garantire un servizio di qualità: l'anno scorso è stato speso più di 1milione di euro in supplenze (oltre all'impegno economico generalmente previsto), sono diverse le graduatorie attive (a cui si è aggiunta una selezione con solo colloquio), e da inizio anno abbiamo sottoscritto oltre 150 contratti». «È difficile far fronte alle richieste dell’amministrazione - commentano Cgil e Uil - Accettazione bambini, scambio di consegne con i genitori, merenda, cambio igienico, pasto. Quando è possibile si ricorre all’aiuto di un'esecutrice Ames, ma anche in questo caso si è sotto organico».

Le contestazioni, secondo l'amministrazione, «sono molto approssimative e non giustificano un moto di agitazione. Non precludono in ogni caso un ulteriore confronto, mantenendo fede a quanto già rappresentato in Prefettura». Infatti l'incontro si è concluso con una sospensione dell'agitazione in vista di un incontro calendarizzato già mercoledì prossimo fra sindacati e amministrazione. «Anche sul fronte monitoraggi - continua Besio - si è detto che i temi affrontati nella commissione di cui si lamenta la non convocazione in realtà sono stati trattati in un recente incontro con Rls (responsabili per la sicurezza) dove peraltro è emerso chiaramente che i protocolli di sicurezza funzionano, tanto che i casi Covid nell'ambito delle 45 scuole rappresentano in assoluto la percentuale più basse nell'ente locale».

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