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"Senza green pass non potrai fare il tirocinio", studentessa scrive: «Mi tolgono i miei diritti»

Nella lettera le parole della giovane aspirante tirocinante: «Privata delle mie libertà e non riesco ad accettarlo». Nei giorni scorsi sit-in fuori la mensa Esu di Venezia degli studenti No Green Pass

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giulia, una studentessa, che abb.

«Sono Giulia, ho 21 anni sono del Miranese e sto frequentando il primo anno di università facoltà di Infermieristica a Ferrara. 
Ad ottobre dovrei iniziare il secondo anno e il tirocinio, ma purtroppo non sarà così... perché sapete cosa mi è stato detto? "Se non ti vaccini non potrai fare il tirocinio e resterai al primo anno come ripetente." Questo è diventato il Paese in cui viviamo, la Repubblica Democratica Italiana. Mi stanno obbligando a un trattamento sanitario che io non voglio assolutamente fare perché non ne conosciamo la reale pericolosità: sappiamo che ci sono morti sospette post vaccino ed eventi avversi causati dallo stesso. Eppure senza questo vaccino non potrò più studiare: mi stanno togliendo due diritti importantissimi, quali il diritto di libertà e il diritto di istruzione. Tutto questo dopo un anno in cui mi sono impegnata a studiare, ho imparato molte cose e ottenuto buonissimi risultati agli esami. E tutto ciò sono costretta a buttarlo all'aria per un vaccino?
Sono arrabbiata con il mondo, delusa, schifata. Mi sento privata delle mie libertà e non riesco ad accettarlo, non lo accetterò mai.
Questa situazione mi sta togliendo tutto, come a me a tanti altri studenti, ragazzi, adulti dato che ormai "l'obbligo" di Green Pass è stato esteso pure nel mondo del lavoro.
Cosa ne sarà del mio futuro e di quello di tutti noi? Possibile che nessuno mi aiuti, ci aiuti.
La soluzione purtroppo non è il vaccino, bisogna fare qualcosa, un qualcosa di grande per il nostro futuro, un qualcosa che metta fine a questa finta democrazia».

Sit-in fuori la mensa

Intanto nei giorni scorsi gli studenti No Green Pass hanno preso parte ad un sit-in spontaneo di fronte alla mensa universitaria di Venezia ESU (che accoglie studenti di Ca' Foscari, IUAV, Accademia e Conservatorio), dalle 13 alle 14.30 circa. La protesta per chiedere di "togliere le discriminazioni": per tutti, infatti, vige l'obbligo di consumare il pasto fuori il locale, poichè sprovvisti di lasciapassare. Alla protesta si sono unite alcune decine di studenti che hanno sensibilizzato colleghi e docenti sul problema.

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