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“Libere dalla violenza”: il programma di Novembre Donna 2022

A Venezia nel corso del 2022 sono state 31 le donne, di cui molte con figli o ancora incinte, accolte in situazione di grave urgenza

"Donna, vita, libertà" è lo slogan scelto quest'anno per il Novembre Donna, la tradizionale campagna promossa dalla presidenza del consiglio comunale di Venezia per sensibilizzare al tema della violenza sulle donne nel mese in cui ricorre la giornata internazionale Onu sul tema (il 25 novembre). Spettacoli teatrali, letture, convegni, incontri con psicologi, una maratona radiofonica, mostre e tanto altro in programma. Tra i vari appuntamenti, mercoledì 30 novembre alle 15  inaugurerà la stanza "Un nuovo luogo per le donne" a cura del dentro antiviolenza nella Dependance Villa Franchin, in viale Garibaldi a Mestre.

La lotta alla violenza di genere è un tema molto sentito a Venezia, contro cui è impegnata l'intera rete antiviolenza che comprende 43 soggetti istituzionali. Il messaggio che il Novembre Donna intende trasmettere è che è possibile liberarsi dalla violenza, non è necessario tollerarla. Molto spesso le donne non si ribellano per timore di ripercussioni. A snocciolare i dati del centro antiviolenza, oggi durante la presentazione delle iniziative in programma, sono state Paola Nicoletta Scarpa e Patrizia Marcuzzo: «Nel corso del 2022 sono state 31 le donne, di cui molte con figli o ancora incinte, accolte in situazione di grave urgenza e messe in sicurezza, anche nelle due case rifugio comunali - hanno spiegato -. La rete è fondamentale perché le donne possano credere in un percorso in cui sentirsi protette, uscire con fatica dall'isolamento e dai maltrattamenti con cui convivono».

Il sommerso è enorme: solo il 35% delle donne vittime di violenza di genere si rivolge ai centri antiviolenza. Più cresceranno le richieste, più è necessario che la rete antiviolenza sia pronta, rete che su questo territorio ha costruito tanto. «Ad oggi c'è purtroppo una carenza di personale - ha proseguito Marcuzzo -. Ricordiamo l'impegno fondamentale delle istituzioni per far fronte alle spese delle strutture alloggiative», come il “Pronto intervento sociale” del Comune. «Anche quest'anno dal 21 al 29 novembre illumineremo i palazzi istituzionali di arancione, colore scelto dall'Onu per il contrasto alla violenza contro le donne - ha spiegato la presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano -. Inoltre, alle 11 panchine rosse di sensibilizzazione sul tema già presenti nel territorio, se ne aggiungeranno altre tre: una in via Garibaldi, una a Sant'Erasmo e una a Tessera, nella Municipalità di Favaro Veneto». «Il nostro centro anti-violenza è composto di donne appassionate. Si percepisce la loro capacità di lavorare in condizioni problematiche con passione e impegno - ha detto invece l'assessore all'università e promozione del territorio, Paola Mar -. Lodevole anche il lavoro di municipalità e associazioni. I giovani andrebbero coinvolti di più. Il problema è di educazione, istruzione, di cultura intesa come etica, sensibilità, capacità di discernimento». 

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