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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Inaugurata Casa Taliercio, una nuova casa famiglia per donne e bimbi in difficoltà

Dedicata a mamme con uno o più figli che stanno vivendo un momento di difficoltà, ospiterà sette nuclei familiari

Un luogo dove sentirsi a casa, protetti e circondati dal supporto e dall’affetto dei “famigliari”, appellativo con cui si chiamano i volontari di Casa Famiglia. Questo l’aspetto più importante sottolineato questa mattina, in via Aleardi 154 a Mestre, all’inaugurazione di Casa Taliercio, la seconda casa famiglia dedicata a donne con bimbi, che si trovano in situazioni di disagio sociale, a cura dell’Istituto San Pio X, dopo quella già avviata da oltre vent’anni alla Giudecca. All'inaugurazione della casa diocesana c'era anche il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Il Patriarca Francesco, manifestando la sua convinta adesione sin dall’inizio al nuovo progetto, lo ha indicato come «un luogo di vicinanza e relazione. Il prolungamento di tale esperienza, in terra ferma mestrina, è una nuova pagina scritta della Chiesa che è in Venezia e prende forma in questo anno drammaticamente segnato dalla pandemia di Covid 19. Nel mese di giugno avevamo già inaugurato la casa della carità alle “Muneghette” a Venezia, intitolata a san Giuseppe, nell’anno a Lui consacrato. Casa “San Giuseppe” – che giungerà a pieno regime nei prossimi giorni - ha raccolto l’eredità della “Mensa Betania” e offre uno spazio più ampio e ristrutturato nel quale ospitare i poveri della città storica».

Casa Taliercio, la nuova casa famiglia dedicata a mamme con uno o più figli che stanno vivendo un momento di difficoltà, è stata acquistata e restaurata dal Patriarcato con fondi 8xmille della Diocesi ed i lavori sono stati realizzati sia con le suddette risorse 8xmille sia con altre donazioni ricevute dalla Casa Famiglia “San Pio X”, così come grazie ad un contributo della Regione Veneto. Ospiterà sette nuclei famigliari monogenitoriali, che vanno ad aggiungersi ad altri otto della Casa San Pio X della Giudecca, ai due del “Nido di Elena” e ai tre degli “Appartamentini Pio X” (due strutture per l’accompagnamento all’autonomia) per complessivi 20 nuclei. Il “Centro Integrato per l’Infanzia e la Famiglia”, inoltre, accompagna mamme e bambini con ulteriori interventi specialistici. Infine, tramite il progetto di housing, l’Istituto continua a supportare le donne, una volte uscite dal momento più difficile, mettendo loro a disposizione 10 appartamenti dislocati nel territorio comunale, dove poter continuare il loro percorso in maniera indipendente.

«La struttura – ha spiegato il presidente di Casa Famiglia, Roberto Scarpa – nasce dalla consapevolezza che le difficoltà delle mamme e dei bambini che accogliamo sono il frutto di ingiustizia sociale, povertà culturale, fatica esistenziale: di situazioni, insomma, sulle quali è possibile e giusto intervenire, perché solo per caso non ne siamo a nostra volta vittime. La questione non è solo religiosa ma profondamente umana perché riguarda l’essenza assoluta delle nostre comunità, di uomini e donne che prima di tutto si prendono cura di chi soffre». All'inaugurazione hanno partecipato anche i parenti del dirigente della Montedison a cui la struttura è dedicata, in particolare il figlio Cesare Taliercio, che ha tratteggiato anche alcuni elementi biografici del padre. L’architetto Giovanni Zanetti, che ha curato i lavori, ne ha presentato un resoconto ed ha poi invitato i cittadini a donare tempo e competenze alle persone in difficoltà. Al termine della presentazione il Patriarca ha benedetto l’edificio e la comunità, prima di procedere con il taglio del nastro.

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