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Filiera nautica, Marinese: «Il futuro passa per crescita e sostenibilità»

Il presidente di Confindustria Venezia ha partecipato, questa mattina, a un dibattito su innovazione e sostenibilità nell'ambito del Salone Nautico di Venezia

Fare squadra. Cittadini e imprese insieme per puntare su nuovi modelli di sviluppo, nei quali crescita e sostenibilità vadano a braccetto. Ne è convinto il presidente di Confindustria Venezia, Vincenzo Marinese, intervenuto questa mattina al dibattito "Innovazione e Sostenibilità. Le nuove rotte della filiera nautica", nell'ambito del Salone Nautico di Venezia.

Per Marinese, lo scalo portuale di Venezia è la porta logistica per accedere ai mercati internazionali: «per questo - ha spiegato - dobbiamo continuare a investire su tale infrastruttura che offre opportunità di crescita concreta al nostro territorio. Serve, però, il supporto di tutti: la politica, le istituzioni, la società civile. Non bisogna correre il rischio di anteporre l’ideologia al pragmatismo. Allo stesso tempo, per vincere la sfida della sostenibilità, «dobbiamo partire dai nostri comportamenti personali. - ha aggiunto - Non solo le imprese ma ognuno di noi nella propria vita quotidiana può compiere azioni in grado di ridurre l’impatto sul pianeta. Di fronte a questa sfida, che ormai è una priorità, ognuno deve fare la sua parte».

Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale di Ice, Roberto Luongo; Paolo Bertetti, vicepresidente di Sanlorenzo Spa (società italiana specializzata nella produzione di yacht); Antonella Scardino, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale; Andrea Bos, presidente di Hydrogen Park, e Michele Viglianisi, responsabile "Economia circolare e bioraffinerie Eni". Viglianesi, in particolare, ha sottolineato come «l'azienda abbia l’obiettivo di portare a zero le emissioni dei processi e dei prodotti, lungo il loro intero ciclo di vita, dalla materia prima fino al consumo, decarbonizzando quindi il relativo settore di impiego. L’approccio prevede un mix di soluzioni integrate per affrontare questo complessa sfida: dai biocarburanti all’idrogeno, passando per l’elettricità, fino ad arrivare agli e-fuel e all’ammoniaca».

«Un importante contributo, per tutti i settori non immediatamente elettrificabili, - ha proseguito Viglianesi - per esempio può arrivare dai biocarburanti, prodotti nelle bioraffinerie a Porto Marghera e a Gela, il cui utilizzo è già stato testato in particolare sui vaporetti veneziani».

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