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San Donà, sicurezza: 10 nuove telecamere nei punti più critici

L’assessore alla sicurezza Codognotto: “Raddoppiate in tre anni. A settembre videosorveglianza anche in centro città”

Ammonta a 138mila euro complessivi, di cui 50mila euro co-finanziati dalla direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale della Regione Veneto, l’investimento sulla videosorveglianza appena concluso dai comuni di San Donà, Musile e Noventa di Piave. Da pochi giorni Il comando di polizia locale di San Donà di Piave ha terminato infatti l’installazione ed il collaudo di 27 tra telecamere e lettori targa per incrementare la sicurezza urbana dei tre comuni del Veneto Orientale.

Più precisamente, a San Donà di Piave ne sono state installate 10: 2 lettori targa sulla rotatoria di Via Martiri delle Foibe e 8 telecamere, di cui una in via Giorgione-via Calnova, tre in via Garibaldi, tre in Via Baron di fronte alla stazione ferroviaria e infine una telecamera di contesto in via del Perer, proprio davanti all’ingresso del sottopasso ferroviario, uno dei punti più critici.

Anche nel comune di Musile di Piave sono state installate altre 10 telecamere, di cui quattro nei parchi cittadini di via San Giovanni, via Montagner e via Bellini, una telecamera all’incrocio tra via XXIX Aprile e via Montagner, due telecamere in via Martiri e via Giotto, una telecamera all’ingresso del centro sportivo di via Argine San Marco Inferiore, oltre alla sostituzione della telecamera di Piazza Libertà. Altre due telecamere sono state destinate alla frazione di Croce: una dietro ai giardini della scuola e una sul sottopasso delle scuole, ammodernando la telecamera di fronte alla chiesa.

Nel comune di Noventa di Piave infine sono stati installati 3 lettori targa (uno in entrata della zona industriale nei pressi di via Pacinotti, uno in entrata alla frazione di Romanziol e uno all’ingresso della bretellina di Romanziol verso il centro) mentre le 4 telecamere di videosorveglianza sono state installate all'entrata del cimitero in via Lampol, una in centro a Romanziol, una sull'argine, proprio dove nel 2018 la piena del Piave aveva raggiunto un livello critico.

«Negli ultimi tre anni abbiamo raddoppiato il numero delle telecamere a San Donà e con queste ultime siamo arrivati a un’ottantina di impianti distribuiti su tutto il territorio comunale – commenta l’assessore alla sicurezza di San Donà Walter Codognotto – Ma gli investimenti in sicurezza attiva non si fermano qui, perché già a settembre credo che potremo iniziare ad installare il sistema di videosorveglianza di tutto il centro città a partire da Corso Trentin. Le risorse ci sono già, stiamo solo aspettando che le ditte interessate ci presentino i loro preventivi di spesa».

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