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Navi, nuovi dispositivi consegnati ai piloti per una navigazione più sicura

I nuovi strumenti consentiranno ai piloti di svolgere correttamente la loro attività disponendo di dati molto precisi e in anticipo rispetto all’andamento della nave

Antenne, software, laptop e tablet che sono in grado di indicare e individuare la posizione di una nave con estrema precisione e in tempo reale, e di prevederne la posizione nei secondi immediatamente successivi alla manovra. Sono i nuovi strumenti a disposizione dei piloti degli scali veneti consegnati oggi dall'autorità di sistema portuale e dalla capitaneria di porto di Venezia e Chioggia. Tre nuove unità in ausilio alla navigazione che permetteranno ai piloti di svolgere correttamente la loro attività disponendo di dati molto precisi e in anticipo rispetto all’andamento della nave, grazie all’utilizzo di cartografie ad altissima precisione appositamente realizzate con specifiche tecnologie per le funzionalità dei nuovi dispositivi.

«L’accessibilità nautica degli scali veneti – dice il presidente dell’AdSP Mas Fulvio Lino Di Blasio - è una priorità e un tema che stiamo trattando a livello trasversale, sia sotto il profilo operativo che per quanto riguarda l’innovazione e la digitalizzazione. Grazie al progetto Intesa consegniamo ai nostri piloti dei sistemi di altissima tecnologia, che al momento rappresentano strumenti di navigazione tra i più all’avanguardia del mercato, e sono in grado di indicare e individuare la posizione della nave con estrema precisione, di fatto migliorando l’accessibilità dei porti di Venezia e Chioggia, andando a consolidare la rete di condivisione dei dati tra i porti del Nord Adriatico e in piena coerenza con le priorità nazionali e con gli obiettivi dell’UE di un’Europa più connessa, più verde e a basse emissioni di carbonio».

Soddisfazione anche da parte del comandante del porto, l’ammiraglio Piero Pellizzari: «Tracciamo un passaggio importante per migliorare l’accessibilità dei nostri scali - dice -. Sono molti gli interventi che possiamo mettere in campo per migliorare l’accessibilità a Venezia e Chioggia ed esiste una forte spinta da parte di tutto il cluster logistico e portuale ad andare sempre più verso un porto regolato H24».

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