rotate-mobile
Attualità

Chiamate di soccorso ai vigili del fuoco, al via la sperimentazione del nuovo sistema

Segue indicazioni standardizzate per gestire le situazioni, ponendo domande precise e dando istruzioni per la sicurezza di chi chiama. Resterà attivo per 3 anni

Da qualche giorno la sala operativa del Comando dei vigili del fuoco di Venezia ha iniziato a utilizzare, per la gestione delle chiamate di soccorso, il Fire Priority Dispatch System. Il sistema, applicato in 46 paesi e usato in più di 2.500 centrali operative, sia dei vigili del fuoco che del soccorso sanitario e delle forze di polizia, segue indicazioni standardizzate per gestire le situazioni, ponendo domande precise e dando istruzioni per la sicurezza di chi chiama.

Queste modalità studiate dalle organizzazioni no profit che fanno parte di "International Academies of Emergency Dispatch", si avvalgono di esperti e di un metodo di feedback da tutte le centrali servite dal sistema nel mondo, per fare analisi delle richieste di soccorso, statistiche, prove, con lo scopo di elaborare le migliori pratiche per le centrali operative di soccorso. L’utilizzo dei protocolli porterà a una più omogenea gestione delle richieste e dell’invio dei soccorsi.

 In Italia il sistema è già utilizzato da diverse centrali operative del Suem 118 con ottimi risultati. È previsto anche un sistema di miglioramento della qualità tramite audit interni per il riascolto e l’analisi delle chiamate al fine di aiutare gli operatori di sala operativa. Nella chiamata di soccorso l’utente ha un ruolo fondamentale per la raccolta delle informazioni necessarie per l’esatta individuazione della localizzazione dell’evento e la definizione delle migliori risorse da inviare. L’utente è invitato a seguire quanto viene chiesto dall’operatore e di rispondere alle domande che gli vengono poste, sapendo che l’invio dei soccorsi avviene non appena ricevute le indicazioni essenziali, lasciando le eventuali ulteriori domande all’intervista successiva dopo l’invio delle squadre.

La collaborazione del chiamante e l’attuazione delle istruzioni impartite dall’operatore dei vigili del fuoco risultano di fondamentale importanza al fine di garantire la migliore risposta, riducendo contemporaneamente i rischi per la propria e altrui incolumità. Il Comando di Venezia, primo per il Corpo nazionale a utilizzare questa nuova metodologia, sperimenterà il sistema per 3 anni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiamate di soccorso ai vigili del fuoco, al via la sperimentazione del nuovo sistema

VeneziaToday è in caricamento