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L'odontostomatologia di Noale ricolloca tutte le prestazioni congelate nel lockdown

Erano circa 400 gli esami e gli interventi messi in stand-by a seguito del decreto ministeriale. A partire dalla riapertura di giugno, sono stati tutti ricollocati.

Dopo la piena ripresa dell’attività di giugno, l’odontostomatologia di Noale ha ricollocato il 100% delle prestazioni che erano state congelate durante il lockdown: «È cambiato il modo in cui ci presentiamo e si è diversificata anche l’organizzazione del servizio, con percorsi di ingresso ed uscita più definiti: col Covid-19 è cambiato il mondo in generale e il nostro modo di lavorare – spiega Giorgio Tiozzo, responsabile del servizio di Odontostomatologia di Noale dell’Ulss 3 Serenissima – Noi abbiamo a che fare soprattutto con pazienti disabili, che comunicano solitamente con il corpo. Abbiamo quindi dovuto inventarci un altro tipo di interazione, che potesse in qualche modo sopperire al vuoto creato a causa del Coronavirus, imparando, ad esempio, a comunicare le emozioni con l’espressione degli occhi». 

I dispositivi di protezione sono aumentati: prima gli odontoiatri dell’Ulss 3 usavano le mascherine chirurgiche solamente quando accedevano al blocco operatorio, ora invece sono di regola le mascherine filtranti con visiera. Quelle chirurgiche, invece, si indossano per tutto il resto degli ambienti. Se prima era sufficiente la divisa ospedaliera, oggi vengono impiegati dei camici idrorepellenti monouso: «Tutto questo deve avvenire per eliminare il rischio contagio. Direzioni ospedaliere, reparti e primari tutti, come da loro preciso obbligo, devono garantire la massima tutela ai nostri pazienti e al personale sanitario» ricorda il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben.

«A metà marzo – riprende il dottor Tiozzo – come per altri reparti, è stato necessario chiudere il servizio a causa dell’epidemia, continuando comunque a garantire risposte a tutta la fragilità, ai pazienti in attesa di trapianto e alle urgenze. Seguendo il decreto ministeriale, sono stati invece messi in stand-by tutti quegli esami e interventi che erano differibili - circa 400 - che oggi, a partire dalla riapertura di giugno, abbiamo già ricollocato».

All’interno degli ambienti sono stati inoltre ridisegnati dei percorsi, soprattutto per aiutare le persone più fragili. La sala di attesa ha più che dimezzato le presenze per garantire il distanziamento: da una quarantina di posti a sedere originali, oggi se ne possono utilizzare poco più di una decina.

L’attività odontoiatrica di Noale pone da sempre un’attenzione particolare verso i pazienti più fragili e i portatori di handicap. I Lea - livelli essenziali di assistenza - prevedono anche che i bambini fino ai 14 anni possano accedere al servizio, soprattutto per il trattamento dedicato alla prevenzione, come sigillature e carie. Si può accedere anche per motivi di reddito. 

Il servizio è stato recentemente potenziato con un importante investimento sulle attrezzature, che ha portato all’acquisizione di sei nuovi ‘riuniti’, la particolare poltrona attrezzata che viene utilizzata per gli interventi odontoiatrici. Il reparto è ora organizzato in otto ambulatori ed è dotato di otto ‘riuniti’ - due presenti prima e sei nuovi - dove lavorano cinque medici (più tirocinanti) e sei infermieri.

Attualmente, solo negli ambulatori di Noale, vengono erogate circa 8.500 prestazioni odontoiatriche all’anno, senza contare tutti gli interventi effettuati in narcosi su disabili gravissimi. Sono inoltre affidati all’odontostomatologia noalese anche i pazienti che si preparano ad un intervento o che sono in attesa di trapianto: «Nella fase preparatoria di un intervento chirurgico importante – spiega il dottor Tiozzo – è fondamentale la cura delle eventuali patologie della bocca, per eliminare le infezioni presenti: la nostra équipe svolge questa funzione anche per gli ospedali di Mirano e Noale». 

Oltre all’attività dedicata alla disabilità, il servizio di odontostomatologia di Noale si impegna a promuovere la prevenzione odontoiatrica, anche tramite incontri aperti alla popolazione, ed è attivo nel trattamento delle apnee notturne tramite appositi apparecchi e in tutte le altre attività minori, che comprendono l’ortodonzia, la protesi, la conservativa e piccola chirurgia orale, oltre al trattamento in urgenza dei pazienti che vengono inviati dal Pronto soccorso.

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