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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Cultura marinara e legame con la città: opera d'arte in dono alla guardia costiera

Il manufatto del maestro d'arte Betto di Padova è stato inaugurato di fronte la caserma a Caorle

Martedì 3 agosto 2021, di fronte alla sede della caserma della Guardia Costiera di Caorle è stata inaugurata l’opera realizzata e donata dal Maestro d’Arte Betto Fernando per celebrare la “Giornata del mare e della cultura marinara” che ricorre l’11 aprile di ogni anno. L’evento era stato rimandato per le vigenti disposizioni in materia di prevenzione dal contagio COVID-19, ma, con la riduzione delle misure, nel loro pieno rispetto, è stato possibile celebrarlo.

La breve ma significativa cerimonia si è svolta alla presenza della massima Autorità della Guardia Costiera del Veneto, il Direttore Marittimo Amm. Isp. (CP) Piero Pellizzari, del Vice Sindaco della Città di Caorle Giovanni Comisso, del Cappellano militare Don Fausto, del Maestro d’Arte Fernando Betto, del Titolare della dipendente Delegazione di Spiaggia di Bibione Primo Luogotente Sammartino Alfredo e dei militari della Guardia Costiera di Caorle.

Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Caorle T.V. (CP) Maria Giovanna Girardi, ricevute le Autorità, ha ringraziato il Maestro d’Arte Fernando Betto per aver realizzato un’opera di estrema forza e grande significato, seppure nella sua lineare semplicità, donandola alla Guardia Costiera di Caorle. Il Comandante Girardi ha colto altresì l’occasione per annunciare il proprio imminente trasferimento, dopo due anni di servizio nella sua regione natia, per la sede di Olbia e ringraziare sentitamente l’Amministrazione Comunale di Caorle per la fattiva e costante collaborazione il cui simbolo tangibile rimarrà nel tempo grazie al nuovo volto della facciata principale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Caorle, reso unico e valorizzato dall’opera del Maestro d’Arte Betto nonché dal nuovo allestimento dell’ingresso, alla cui realizzazione hanno contribuito anche alcuni rappresentanti del locale ceto peschereccio che hanno messo a disposizione la loro cultura marinara nell’intreccio delle cime. In seguito ha preso la parola il  Direttore Marittimo del Veneto che ha ringraziato il Comandante Girardi per l’impegno profuso nel servire la collettività in sinergia con le altre istituzioni e per i risultati raggiunti durante la sua permanenza a Caorle. L’inaugurazione è poi proseguita con il taglio del nastro tricolore, con la benedizione dell’opera da parte del Cappellano militare, Don Fausto, figura costantemente presente per gli uomini e le donne della Guardia Costiera di Caorle e si è conclusa con l’intervento del Vice Sindaco Comisso, il quale ha espresso parole di entusiasmo per l’opera, concreta dimostrazione della stretta sintonia tra la Guardia Costiera e la Città di Caorle.

Nel corso della cerimonia l’autore, Betto Fernando, Maestro d’Arte da oltre quarant’anni e originario di Padova, ha descritto il significato dell’opera, raffigurante una vela su una base bianca inclinata: senza la vela uno scafo non può navigare ma nel gonfiarsi per il vento rimane sempre “legata alla sua radice”. Al centro della vela risalta lo stemma della Guardia Costiera e l’incisione di un testo di Lucia Tiziani a dare all’opera un’anima che spinge alla riflessione: “per aquam ad astra”, attraverso l’impegno quotidiano verso i più alti valori, in una cornice di simboli che richiamano la cultura marinara,  il mare e il suo legame con la città. L’artista, che ha una preparazione affinata negli ateliers dei migliori orafi nazionali e internazionali, il cui nome è noto per la propria scuola di formazione orafa e per aver fondato Oficinad’arte si definisce “artista della metamorfosi della tradizione” e segue la strada della propria creatività, realizzando opere con l’uso di materiali alternativi, presi dalla vita quotidiana e rivisitati, frammenti di vita che la luce contorna e il tempo ferma. L’opera, illuminata dopo il tramonto da una luce che ne proietta la scritta sul muro della caserma, è stata fin da subito al centro dell’attenzione di passanti e turisti che, incuriositi, si sono soffermati, non rinunciando, in molti casi anche a una foto ricordo.

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