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Ex ospedale al Mare del Lido, un centro per il turismo sanitario

Venezia Verde Progressista: «Riqualificare l’area con 30 padiglioni di Cassa depositi e prestiti e il padiglione Rossi (monoblocco), di proprietà del Demanio e in uso all’Ulss 3»

Il gruppo consiliare Venezia Verde Progressista ha una proposta per riqualificare ex ospedale al Mare del Lido, sia l’area con circa 30 padiglioni di proprietà di Cassa depositi e prestiti (Cdp) sia il padiglione Rossi (detto monoblocco), di proprietà del Demanio e in uso all’Ulss 3, oggi sede al Lido del distretto 1 Venezia centro storico, isole ed estuario. Domani, mercoledì, ha indetto una conferenza, ore 15.30, on line al seguente link: https://meet.google.com/sma-thdy-yym.

Il padiglione Rossi

Il primo obiettivo è far crescere qualitativamente e quantitativamente i servizi pubblici sanitari e socio-sanitari, afferma il partito. La Missione 6-Sanità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) consente di realizzare una struttura che unisce i servizi territoriali del distretto, la casa della comunità, la continuità assistenziale per 24 ore al giorno per tutti i giorni della settimana, la presenza dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei servizi sociali del Comune, osserva Verde Progressista. «Sottolineiamo la particolarità della città insulare con un'oggettiva complessità e “lentezza” dei collegamenti acquei. In particolare al Lido di Venezia, dove ai 20.000 residenti di Lido e Pellestrina si aggiungono circa 500.000 presenze di turisti pernottanti all'anno, è indispensabile potenziare i servizi territoriali pubblici, anche in deroga a ogni rapporto numerico tra servizi e popolazione residente stabilito dai decreti ministeriali. L’attuale padiglione Rossi con le 4 piscine presenta le caratteristiche per ospitare i servizi sanitari e socio sanitari territoriali e la casa della comunità».

I 5 padiglioni Cdp

Il secondo obiettivo, per Venezia Verde Progressista, è la riqualificazione degli spazi dell’ex ospedale al Mare di proprietà di Cdp, tutelando l’ambiente e il suo valore storico e culturale, compendio oggi in stato di abbandono. «Chiediamo a Cassa depositi e prestiti di rinunciare all’abbattimento dei 5 padiglioni fronte mare, vincolati con la dichiarazione di interesse culturale del 2008, confermando il valore del “complesso monumentale” sotto il profilo architettonico e paesaggistico, evitando una ferita alla memoria storica dell’isola e risolvendo il conflitto che sta bloccando al Tar l'intero progetto».

Turismo sanitario

Il terzo degli obbiettivi per Verde Progressista è la realizzazione nell’area di Cdp (separata da quella riservata ai servizi sanitari territoriali e ai servizi socio sanitari) di un centro di alta specializzazione nel campo della riabilitazione (ortopedico, cardio-respiratorio, neurologico e sportivo), che avrebbe un potenziale bacino di utenza internazionale. «Operante tutto l’anno, favorirebbe anche nuove opportunità di lavoro, non stagionali o precarie, e potrebbe avviare un significativo “turismo sanitario” facilitato anche dal richiamo enorme costituito da Venezia. Riteniamo che, nella situazione di incertezza generata dalla pandemia, che ha rallentato anche gli investimenti nel settore turistico, sia possibile avviare un confronto con Cassa Depositi e Prestiti su un progetto, che riprenda il loro stesso progetto del 2013, con ricadute positive anche sulla ripresa economica del territorio. Illustreremo la proposta mercoledì 30 marzo, alle 15.30, on line». L'1 aprile alle 16 in piazzale Santa Maria Elisabetta al Lido è previsto un incontro pubblico per la presentazione del progetto, durante il quale interverranno anche Laura Prevedello e il capogruppo Verde Progressista in Consiglio comunale, Gianfranco Bettin.

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