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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A Sant'Erasmo una nuova panchina rossa contro la violenza sulle donne

In ricordo di chi è stata uccisa e un simbolo per chi ha cercato o cerca aiuto

Anno dopo anno aumentano sul territorio comunale le panchine rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne: in ricordo di chi è stata uccisa per mano di mariti o compagni e a sostegno di chi dalla violenza vuole uscire e ha bisogno di aiuto. Oggi pomeriggio a Sant’Erasmo, vicino alla chiesa, ne è stata inaugurata una nuova. All’appuntamento hanno partecipato anche molti cittadini dell’isola e ragazze che con testi di canzoni e poesie hanno testimoniato la loro vicinanza alle donne che soffrono.

«Quando passeremo qui accanto o vi faremo una breve sosta – l’invito della responsabile del centro antiviolenza del Comune di Venezia Paola Nicoletta Scarpa – dovremo domandarci cosa può fare ognuno di noi per prevenire e per evitare che accadano nuovi episodi di violenza». Dal 1994 - è stato ricordato - il Comune gestisce un centro antiviolenza pubblico, con assistenti sociali, psicologhe, educatrici, mediatrici linguistiche e culturali, rivolto alle donne che chiedono aiuto per uscire da percorsi di violenza. Nel corso degli anni questa realtà ha assistito circa 7000 donne, tutte residenti e per la maggior parte italiane. «Quando avvengono episodi di violenza – ha aggiunto Scarpa - è sempre importante rivolgersi immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Civile che è in rete con il centro antiviolenza e che ci contatta subito (i dati parlano di due attivazioni alla settimana).

«Anche Sant’Erasmo da oggi ha un simbolo tangibile della lotta alla violenza contro le donne - ha dichiarato il consigliere delegato alle Isole Alessandro Scarpa ‘Marta’ -. Ringrazio i promotori e i cittadini di questa bellissima isola per la loro presenza». «Se oggi c’è questa panchina rossa – ha aggiunto la presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano - è grazie a voi che l’avete richiesta. Abbiamo iniziato dei percorsi significativi rivolti alle donne perché è importante che le istituzioni siano presenti di fronte a questi drammi. Nessuno di noi può voltarsi dall’altra parte. La rete territoriale presente nel Comune di Venezia è molto attiva e capillare. Le donne vengono accompagnate in tutto il percorso, alcune di loro sono protette nelle case rifugio con i loro bambini e vengono affiancate affinché possano recuperare l’indipendenza economica. Con lo slogan ‘Libere dalla violenza’, il Comune ha avviato anche campagne di informazione e di sensibilizzazione per arrivare alle nuove generazioni e insegnare, cominciando dai più piccoli, l’importanza del rispetto».

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