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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Tessera

Il Pd dopo la delibera del Bosco dello sport: «Save condivida la sua idea di sviluppo»

Saccà: «Se il nuovo piano di sviluppo aeroportuale includesse le aree a est della bretella ferroviaria, quello che è stato appena deliberato in Consiglio verrebbe superato». Timore di un ritorno a destinazioni turistico-ricettivo-commerciali

«L’operazione di riallineamento dei debiti di Save che le permette di superare le turbolenze create da due anni di Covid è una buona notizia e consente di guardare al futuro dell’aeroporto e del suo indotto con una certa fiducia. Ora Save, che esercita il governo dell’aeroporto veneziano sulla base di una concessione statale, deve condividere con la città la sua idea di sviluppo e aprire un confronto perché il quadro urbanistico sta mutando con grande rapidità». Il consigliere comunale del partito Democratico Giuseppe Saccà interviene a qualche giorno dall'approvazione in Consiglio dell'accordo di programma del Bosco dello sport.

«Con questo progetto - continua Saccà - le aree di Save a est della bretella ferroviaria che si andrà a costruire non saranno più edificabili. Ma, stando a quanto affermato dal presidente Save, si comprende come non abbia intenzione di rinunciare al progetto della cittadella dello sport. Se il nuovo piano di sviluppo aeroportuale includesse le aree di proprietà di Save a est della bretella ferroviaria, quello che è stato appena deliberato in Consiglio comunale sarebbe superato. Perché, è ben ricordarlo, il piano di sviluppo aeroportuale è approvato da Enac e il Comune non determina le decisioni di questo piano. Ci ritroveremmo quindi con le strutture sportive pagate da finanziamenti pubblici in gran parte provenienti della casse del Comune e anche la possibile edificazione di queste aree a est della bretella ferroviaria».

Erano aree, ricorda il consigliere Pd, edificabili da quando l'obbiettivo era quello di coinvolgere i privati nella costruzione degli impianti sportivi. E a compensazione c'era l’impegno di creare un bosco di circa 105 ettari (più dei 75-80 del Bosco dello sport). «Purtroppo - continua Saccà - abbiamo provato a includere nella delibera appena approvata un chiaro mandato al sindaco di procedere al progetto del Bosco solo dopo la comunicazione formale da parte di Enac che le aree del quadrante di Tessera a est della linea ferroviaria e Sfmr non rientreranno nel piano di sviluppo aeroportuale in fase di redazione. Ma l’emendamento è stato respinto. L’attuale amministrazione ha abdicato così al suo ruolo di ente di governo delle trasformazioni urbanistiche del territorio. Una scelta politica molto grave. Ora c’è il rischio che si torni al vecchio progetto della cittadella dello sport con edifici commerciali e non solo, con meno ettari di bosco, con un enorme dispendio di risorse pubbliche, in una fasa storica in cui le priorità sono altre. Chiediamo che Save condivida la sua idea di sviluppo con la città al più presto».

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