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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Piano trasporti per il ritorno a scuola il 7 gennaio: «Ottocento bus e 480 mila euro al mese»

La Regione ha dato al prefetto i risultati del lavoro fatto ai tavoli provinciali. Assessore De Berti: «Circa 227 le assunzioni da fare per i controlli anti assembramento». Sambo: «Disagi segnalati dalle famiglie già ora»

«Abbiamo messo a disposizione dei prefetti il lavoro svolto nelle settimane scorse attraverso l’attivazione dei tavoli di coordinamento provinciali, per programmare in anticipo le azioni in vista della riapertura in presenza, il prossimo 7 gennaio, delle attività scolastiche», lo ha detto la vicepresidente e assessore ai Trasporti del Veneto, Elisa De Berti. «Una base di partenza per le prefetture, incaricate dal nuovo Dpcm di coordinare il trasporto scolastico», per far tornare sui banchi gli studenti delle scuole superiori.

«Dai nostri approfondimenti e analisi – ha spiegato De Berti – emerge la necessità, al fine di consentire il rientro a scuola del 75% degli studenti, cioè 160 mila su 213 mila in tutto il Veneto, e nel contempo un utilizzo non superiore al 50% della capienza dei mezzi di trasporto, di almeno altri 802 bus, dei quali 771 messi a disposizione dai privati. Da notare che questi ultimi potranno trasportare solo 25 persone alla volta, in quanto sono omologati solo per posti a sedere. Inoltre, abbiamo indicato in 227 il numero delle nuove assunzioni di personale da adibire alle attività di controllo antiassembramento nelle aree più critiche, come ad esempio le stazioni e le fermate». I prefetti da oggi a lunedì prossimo convocheranno i tavoli provinciali e successivamente invieranno al ministero dei Trasporti il piano di ognuna delle province. 

«Abbiamo quantificato in oltre 31 milioni di euro - ha detto De Berti - la spesa complessiva derivante dal potenziamento dei servizi nel Veneto, della quale dovrà farsi carico lo Stato, non disponendo le Regioni delle risorse. Questa cifra deriva dalla moltiplicazione per cinque mesi, vale a dire il periodo residuo dell’anno scolastico da gennaio a maggio 2021, del costo dei mezzi, che è di circa 5,8 milioni di euro al mese, e del costo dei nuovi assunti, che ammonta a oltre 480 mila euro al mese».  

A Venezia, scrive la consigliera comunale Monica Sambo, «se l'attuale frequenza delle corse di bus e vaporetti nelle ore di punta resterà invariata, caos e disagi saranno inevitabili, specie tra le 7.30 e le 8.30 del mattino. Le famiglie stanno segnalando da giorni i disagi subiti dai loro figli e hanno più volte espresso preoccupazione per la riapertura delle scuole superiori. È indispensabile non trovarsi impreparati specie in vista della capienza ridotta al 50%, evitando il rischio di assembramenti alle fermate e nei mezzi stessi. Mi preme precisare che a differenza di quanto ha dichiarato Giovanni Seno, dirigente Avm, altre città hanno aumentato i servizi del 110%, come Milano, e Venezia non dovrebbe essere da meno».
 

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