rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità

Il piano veneto dei trasporti fino al 2030: linee ferroviarie più veloci e biglietto unico regionale

In programma investimenti per 19 miliardi di euro su tutta la regione. Nel Veneziano focus sui collegamenti con porti e aeroporto, oltre che sulla Mestre-Adria

Otto obiettivi, 32 azioni tra progetti infrastrutturali, piani di innovazione e riorganizzazione; investimenti per oltre 19 miliardi di euro fino al 2030, di cui 62% dedicati alla mobilità e al trasporto su ferro e il 35% all’adeguamento e manutenzione stradale. Sono i numeri del Piano regionale dei trasporti (PRT) del Veneto, presentato stamane a Venezia. «Le risorse ci sono - ha detto il governatore Luca Zaia -. Sono già nella nostra disponibilità 12 miliardi di euro. Non ci sarà devastazione ma la conferma di opere strategiche come la Tav, l’impegno di mantenere in sicurezza una rete viabilistica di base ampia e solida, il compito di connettere al territorio l'aeroporto di Venezia».

Tra gli obiettivi di massima ci sono quelli di connettere il Veneto ai mercati internazionali, potenziare la mobilità regionale e, in generale, sviluppare un sistema di trasporti che tuteli l'ambiente, abbassando le emissioni dei mezzi privati e il traffico pesante su strada. Nel concreto, le principali iniziative da attuare nei prossimi anni riguardanti l'area veneziana sono: sviluppo dell'Avr (alta velocità di rete) nel tratto ferroviario tra Venezia e Trieste; velocizzazione della linea ferroviaria Mestre-Adria; miglioramento del collegamento tra gli aeroporti e la rete regionale del trasporto; riassetto del terminal crocieristico di Venezia.

Le altre azioni importanti da sviluppare nel Veneto: il completamento delle linee Tav Milano-Venezia (nel tratto Padova-Brescia) e Padova-Bologna; lo sviluppo di un programma di accessibilità all’area interessata ai Giochi Olimpici invernali del 2026 di Milano-Cortina, attraverso un rinnovamento infrastrutturale complessivo dell’area bellunese e la riorganizzazione dei servizi di mobilità pubblica basata sull’interscambio ferro/gomma; un programma di manutenzione straordinaria per la viabilità di connessione e per la riduzione dell’incidentalità; interventi sulla viabilità di accesso ai comprensori turistici e sviluppo di un piano di itinerari, piste ciclabili ed ippovie; l’integrazione tariffaria del trasporto pubblico regionale con l’attuazione del progetto del “biglietto unico”; il rafforzamento della governance e della gestione dei trasporti regionali, anche con istituzione/revisione del ruolo delle società regionali per la gestione diretta di infrastrutture e servizi di interesse regionale.

Il Piano sarà ora oggetto di consultazione nei territori con le organizzazioni economiche e sociali. Sette incontri nelle sette province venete sono già stati programmati dal 4 al 19 luglio. Al termine di questa prima fase (osservazioni e suggerimenti pososno essere inviati attraverso il sito www.prtveneto2030.it) il piano sarà sottoposto alle procedure di valutazione ambientale strategica (VAS). In conclusione dell’iter, seguirà l’adozione da parte della giunta regionale e la successiva approvazione del Consiglio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il piano veneto dei trasporti fino al 2030: linee ferroviarie più veloci e biglietto unico regionale

VeneziaToday è in caricamento