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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Mirano / Ballò

La piazza di Ballò intitolata al primo ministro donna della Repubblica: Tina Anselmi

Il sindaco di Mirano, Rosa Pavanello, ha ricordato le sue molteplici le vite: staffetta partigiana, insegnante, sindacalista, parlamentare. In tutte è stata in grado di dare un contributo

Disegni, cartelloni e poesie dei giovani studenti della scuola primaria “Manzoni” di Ballò, venerdì, in occasione della intitolazione della piazza a Tina Anselmi: politica e partigiana italiana, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. Il sindaco Maria Rosa Pavanello ha ricordato le molteplici le vite della Anselmi: staffetta partigiana, insegnante, sindacalista, parlamentare, ministro. In tutte è stata in grado di dare un contributo importante e indelebile nella vita del Paese.

L'inno nazionale

La presidente del Consiglio comunale Renata Cibin ha aperto la cerimonia spiegando che la giunta ha dedicato la nuova area pubblica situata di fronte alla chiesa a Tina Anselmi, in continuità con la campagna per la memoria femminile denominata “8 marzo 3 donne 3 strade” cui il Comune aderì nel 2012. È intervenuta anche la nipote Manuela Guizzon, che ha ricordato affettuosamente la figura della zia raccontando alcuni aneddoti personali. Il parroco di Ballò don Luciano Minetto ha benedetto la piazza e la corale San Bartolomeo ha cantato l’inno nazionale. Infine il primo cittadino ha scoperto la targha installata all’ingresso della piazza.

La memoria

«Stentano a venire in mente altre persone – ha detto il sindaco – che abbiano avuto un ruolo di primo piano, e abbiano saputo svolgerlo al meglio, con integrità e competenza, così a lungo nel corso della seconda metà del ‘900 italiano. Tina fu la prima donna ministro italiana, ma la democratica italiana repubblicana arrivò a questo traguardo solo nel 1976. Ci sono voluti trent’anni perché ciò fosse possibile, oltre che pensabile. Questo dà la portata di cosa sia stata capace di fare Tina Anselmi, di quali fossero le sue doti. È stata una pioniera dello sviluppo della condizione femminile in Italia, certo, ma soprattutto è stata una persona che ci ha lasciato eredità ed esempi preziosi in molti campi. Siamo felici e orgogliosi che un luogo della nostra Città, nella sua regione peraltro, d’ora in poi porterà il suo nome e perpetuerà la sua memoria».

Valore morale

La Anselmi era nata a Castelfranco Veneto il 25 marzo 1927 ed è scomparsa nella sua città natale l’1 novembre 2016. Nonostante non siano trascorsi ancora dieci anni dalla sua morte, come previsto dalla legge per dedicare un luogo pubblico ad una persona, è stato possibile intitolarle la piazza grazie alla deroga prevista per casi eccezionali: il suo alto valore morale è testimoniato dall’onorificenza a Cavaliere di gran croce dell'ordine al merito della Repubblica italiana attribuitale nel 1998.


 

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