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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ristoranti e bar ampliano gli spazi esterni

Molti Comuni, sulla scia del "decreto rilancio", stanno incoraggiando le richieste delle attività, che saranno esentate dal pagamento della relativa tassa. Confesercenti propone le stesse semplificazioni anche per i negozi

Le attività chiedono di allargarsi, letteralmente, per recuperare spazio e clienti che rischiano di perdere a causa delle norme sul distanziamento interpersonale: l'ampliamento dei plateatici senza spese extra è una delle soluzioni che le categorie economiche hanno proposto nelle ultime settimane e che ora è incoraggiato dal "decreto rilancio" varato ieri dal governo, che introduce la possibilità di allargare gli spazi esterni degli esercizi senza costi aggiuntivi.

Occupazione del suolo pubblico

L'occupazione del suolo pubblico è competenza dei Comuni (anche se in molte situazioni c'è di mezzo anche il parere della soprintendenza) e alcuni di essi, in provincia, si sono già mossi per rendere più semplici le procedure: a Spinea già da domani sarà possibile richiedere l'allargamento degli spazi esterni di bar e ristoranti inviando una mail (indirizzo: protocollo.comune.spinea.ve@pecveneto.it), inoltrando la richiesta con allegata una bozza di disegno; per i nuovi plateatici, invece, dovrà essere fatta richiesta di occupazione di suolo pubblico al Servizio commercio attività produttive. Anche a Mirano ristoranti, bar, pasticcerie e altri esercizi di somministrazione possono fare domanda per l'aumento gratuito. La sindaca Maria Rosa Pavanello ha comunicato che gli esercenti interessati possono inoltrare apposita richiesta al protocollo comunale tramite l’indirizzo email protocollo.comune.mirano.ve@pecveneto.it. Iniziative simili sono in corso a San Donà e in molte altre città della provincia.

Venezia

A Venezia, la giunta comunale ha approvato la delibera venerdì: si è stabilito che le attività che hanno già delle concessioni di plateatico potranno ottenere, attraverso la presentazione di una SCIA, quindi con effetto immediato, l’ampliamento della loro occupazione fino ad un massimo del 50% della superficie già concessa. Le attività che non hanno già una concessione, anche quelle prive di servizi igienici per il pubblico, potranno, sempre attraverso la presentazione di una SCIA, collocare all’esterno del locale un piano di appoggio per il consumo in piedi dei prodotti a ridosso delle rispettive vetrine. Le attività che non sono già concessionarie, e per le quali non sarebbe possibile proseguire l'attività utilizzando la sola superficie interna, possono presentare una richiesta di occupare suolo pubblico in via temporanea e straordinaria, che potrà essere rilasciata dopo un’istruttoria semplificata. Nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico sono state definite alcune specifiche prescrizioni (rispetto del fronte, allineamento, eccetera). «Si tratta di misure temporanee - ha specificato il sindaco Luigi Brugnaro - previste, per ora, fino al 31 luglio e che si combinano con una decisa semplificazione delle procedure amministrative per effettuare tali occupazioni di suolo. Confidiamo nel fatto che le occupazioni d’emergenza siano comunque coerenti con il contesto e non creino criticità in ordine al decoro dell’area interessata, alla viabilità o alla pubblica sicurezza e che non ledano diritti di terzi». Le informazioni per la presentazione delle pratiche verranno pubblicate sul sito internet a partire dalle pagine https://www.comune.venezia.it/it/imprese, https://www.comune.venezia.it/commercio, https://www.comune.venezia.it/suap dove, appena possibile, sarà inserita la specifica pagina informativa con i moduli relativi.

E i negozi?

Si tratta di iniziative accolte con favore dalle associazioni di categoria, come Confesercenti, che però invita a fare di più e dare la stessa possibilità anche ai negozi: «È una buona risposta che la giunta comunale abbia deliberato la possibilità di ampliamento delle superfici con modalità rapide e semplificate - dice Cristina Giussani, presidente Confesercenti Venezia-Rovigo - ma ora si deve fare la stessa cosa anche per gli esercizi commerciali, sia nel centro storico che in terraferma». In questo modo anche le attività di vendita guadagnerebbero spazio, esponendo parte della loro merce all'esterno dell'esercizio.

Il sottosegretario all'Interno Achille Variati ha riepilogato: «Per i ristoratori c'è la volontà di ampliare gli spazi dei plateatici: basta una semplice domanda dagli esercenti, con l'assoluti gratuità. I Comuni saranno ristorati di questo minore introito con un primo trasferimento di 127 milioni di euro. Da ex sindaco dico che è una grande opportunità per ridisegnare pezzi di città e revisionare l'architettura urbana dei centri più grossi».

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