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Con lo sviluppo degli impianti ferroviari, al via il potenziamento merci al porto di Venezia

L'accordo per la realizzazione degli interventi è stato firmato dal presidente dell'Autorità portuale Pino Musolino e dall'a.d. di Rfi Maurizio Gentile. Primi interventi dal 2019

Al via il piano di sviluppo infrastrutturale e tecnologico degli impianti ferroviari nel porto di Venezia. È stato firmato giovedì da Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi (Gruppo FS Italiane) e Pino Musolino, presidente dell’Autorità del Sistema Portuale, l’accordo per la progettazione e realizzazione degli interventi  di potenziamento nel comprensorio ferroviario di Venezia Marghera Scalo, nodo logistico del territorio e della rete europea per i corridoi ferroviari Ten-T. Il documento sarà sottoscritto anche dalla Regione Veneto.

Gli interventi

Gli interventi necessari per migliorare l’efficienza gestionale e infrastrutturale nel Comprensorio - il cui sistema ferroviario comprende 65 chilometri di rete, una stazione di immissione nella rete nazionale, 3 parchi ferroviari, 1 impresa ferroviaria di manovra e 25 terminal raccordati - sono stati individuati dal gruppo di lavoro istituito nel febbraio 2018 con la sottoscrizione di un primo Protocollo d’intesa. Prevista, già nel 2019, una prima fase di interventi nella stazione di Marghera Scalo, per l’attrezzaggio di ulteriori binari elettrificati e l’adeguamento del modulo a 750 metri (standard europeo di lunghezza dei treni), cui seguiranno via via nel corso degli anni ulteriori fasi di intervento sia tecnologico che infrastrutturale. Tra questi ultimi trova spazio il rifacimento e l’implementazione di Parco Breda, situato lungo la strada regionale 11.

Aumentare il traffico merci

In questo modo, sarà possibile aumentare la quota del traffico merci da e per il porto di Venezia, anche in relazione alla crescita dei traffici già registrata e all’ulteriore sviluppo previsto. Proseguirà anche l’analisi sulle attività necessarie per il ripristino del collegamento ferroviario tra il porto di Chioggia e la rete nazionale. Parallelamente è in corso di implementazione, da parte dell'Autorità di Sistema Portuale, il potenziamento dell’infrastruttura di manovra che prevede lo spostamento e il raddoppio del binario di via dell’Elettricità, con supporto finanziario di specifici fondi del Ministero dello Sviluppo Economico.

La cura del ferro

La cosiddetta “cura del ferro”, avviata negli ultimi anni nel Porto di Venezia, continua a dare ottimi risultati nella movimentazione merci dello scalo lagunare: i carri movimentati nel periodo gennaio-novembre 2018 ammontano, infatti, a 93.643 (+11,3% rispetto lo stesso periodo 2017), pari a oltre 2,4 milioni di tonnellate di merci trasportate su rotaia (+10,7% in peso rispetto allo stesso periodo 2017).

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