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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il presidente Mattarella a Corfù: dalle memorie della guerra ai percorsi di pace

Il capo dello Stato ha deposto una corona in onore della Divisione Acqui alla Fortezza Vecchia veneziana, dove il 17 novembre verrà inaugurata la mostra fotografica 'Forti che uniscono'

Un’anteprima “veneziana” per il presidente Sergio Mattarella in visita a Corfù domenica scorsa, dove partirà il percorso della rete internazionale dei Forti, nato a Venezia con Marco Polo System, alla guida dell’iniziativa “Faro per i Forti – Forti che uniscono”.

Forti che uniscono

La Giornata del 'No' della Grecia a Mussolini viene commemorata con la presenza del capo dello Stato a Salonicco, Cefalonia e Corfù. Proprio qui, la maggiore tra le isole Jonie, dove la massima carica dello Stato ha deposto nel pomeriggio una corona in onore della Divisione Acqui, vittima del massacro della vicina Cefalonia nel 1943,  il 17 novembre verrà inaugurata, alla Fortezza Vecchia veneziana dov’erano stanziati i soldati italiani durante la Seconda guerra mondiale, la mostra fotografica Forti che uniscono, in collaborazione con la Sovrintendenza alla Antichità di Corfù e il Comune ellenico. 

Dialogo tra popoli

L’incontro diplomatico tra i presidenti greco e italiano è stata anche l’occasione delle scuse ufficiali dell’Italia per l’invasione durante il secondo conflitto mondiale, scaturita dall’Oxi (“no” in greco) del primo ministro ellenico dell’epoca Ioannis Metaxas. Forti che uniscono ha come finalità la creazione della rete euro-mediterranea per la valorizzazione del patrimonio fortificato, che coinvolgendo universalmente tutte le architetture militari diventa laboratorio di creatività e dialogo tra i popoli, espressione chiave delle Comunità d’Eredità (Heritage Communities) promosse dalla Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa. 

Ideali europei

La mostra itinerante, con prima tappa a Corfù, ha preso avvio con il progetto Interreg Italia-Slovenia “Camaa”. Dopo l’esposizione di Corfù, Marco Polo System trasferirà “Forti che Uniscono” nella dirimpettaia città portuale di Igoumenitsa, anch’essa partner della rete internazionale “European Silk Road”, fondata dal Geie veneziano. «Gli ideali europei espressi nella Convenzione di Faro, che vedono i diritti culturali raggiungere programmaticamente il rango di diritti fondamentali, al pari del principio costituzionale di promozione della cultura, così come del patrimonio storico e artistico – sottolinea Pietrangelo Pettenò, fondatore di Marco Polo System - rappresentano una guida costante e un’indefettibile aspirazione».
 

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