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I veneziani spenderanno 348 milioni di euro per le feste

Uno studio della Confartigianato stima che verranno spesi per quasi due terzi in prodotti alimentari e bevande, il restante in prodotti regalo. La spesa è sostenuta dalle tredicesime. L’appello è di comprare artigiano

Il caro bollette e l’infinito tunnel della crisi tra Covid, guerra e speculazioni non freneranno la voglia di festeggiare il Natale. Quest’anno, secondo le previsioni dell’ufficio studi della Confartigianato, in provincia di Venezia per imbandire le tavole e per i regali natalizi si spenderanno 348 milioni di euro. Una cifra simile a quella dell’anno scorso (347 milioni) ma che, letta davanti ai pesanti aumenti generalizzati che pesano sul caro vita, significa che la voglia di festeggiare non mancherà.

Dalle analisi fatte incrociando i rilevamenti fatti dall’Istat, Eurostat e l’Osservatorio Mpi della Confartigianato questi 348 milioni verranno spesi per quasi due terzi (66,3%) in prodotti alimentari e bevande, il restante in prodotti regalabili. Nel dettaglio 217 milioni per imbandire le tavole tra specialità e prelibatezze, oltre le immancabili bevande per brindisi e libagioni, mentre i restanti 131 per altri prodotti e servizi tipici del periodo natalizio. «La spesa prevista per il mese di dicembre – sottolinea il presidente della Confartigianato Metropolitana Imprese città di Venezia Siro Martin – è sostenuta dal pagamento delle tredicesime, che però in parte sono già erose dal caro bollette. Nonostante questa speculazione sia un pesante fattore di rallentamento, dagli indicatori congiunturali si colgono segnali di tenuta della domanda della famiglie, e questa propensione è fondamentale anche per la tenuta del sistema economico, soprattutto in chiave di segnale di fiducia sull’economia del 2023. Un dato importante, perché a sua volta supporta l’indice di fiducia delle imprese, che appunto sostengono l’occupazione e i salari».

Andando nel dettaglio dei numeri, con 348 milioni di spesa prevista la nostra provincia è tra le prime 20 d’Italia dove la spesa supererà i 300 milioni e qui si spenderà l’1,6% della spesa natalizia complessiva del Paese, che è pari a 22.733 milioni di euro. Nel resto del Veneto, dove complessivamente si spenderanno 1.921 milioni di euro, pari all’8,5% del complessivo, tra le prime venti provincie italiane prima di Venezia c’è solo la provincia di Padova con 364 milioni (1,6% del totale nazionale) e quella di Verona con 364 milioni (1,6% del totale nazionale ). Si spenderà un po’ meno che da noi a Treviso con 335 milioni (1,5% del totale nazionale) e a Vicenza con 333 milioni (1,5% del totale nazionale). Una curiosità, il record italiano riguarderà invece la provincia di Roma con 1.761 milioni di euro (7,7% del totale), segue quella di Milano con 1.343 milioni (5,9%) e terzo posto a quella di Napoli con 960 milioni (4,2%). Il tutto, guardando agli effetti economici sul nostro tessuto produttivo, coinvolgerà migliaia di attività. Dalla pasticceria alle bevande, a tutto l’alimentare in genere, fino all’oggettistica e i servizi vari legati al periodo natalizio, la lunga filiera delle aziende interessate – secondo i dati Istat e Camera di Commercio più recenti elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato – si contano infatti 4.729 imprese (ovvero il 29,9% del totale), che danno lavoro a 16.630 addetti (il 36,2% del totale nell’artigianato).

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