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È ripartito il progetto "La mensa che non spreca"

Comune di Venezia, Ames, Centro servizi per il volontario della Città Metropolitana: «Ha permesso di ridurre lo spreco e di distribuire una media di 3.299 pasti al mese a chi ne ha bisogno»

La mensa che non spreca: riparte il progetto per il recupero delle eccedenze alimentari, che ha preso il via nel mese di novembre, per il secondo anno consecutivo. Un'iniziativa nata dalla collaborazione tra Comune di Venezia, Ames, e il Centro di servizi per il volontario della Città Metropolitana di Venezia. L’obiettivo del progetto è attivare un circuito solidale che, oltre ad aiutare le persone in difficoltà, contribuisca ad eliminare gli sprechi alimentari recuperando il cibo non scodellato dalle mense delle scuole.

Quest’anno saranno coinvolti 11 plessi degli istituti comprensivi di Mestre: Giovanni Querini, Caio Giulio Cesare, Leonardo Da Vinci, Silvio Trentin, Lazzaro Spallanzani e Viale San Marco.Un’attività portata avanti quotidianamente anche grazie al generoso contributo dei volontari delle associazioni Auser territoriale volontariato Venezia ed Anvolt Mestre che si occupano del ritiro e del trasporto di parte delle eccedenze. Beneficiari del progetto sono la mensa della Casa dell’Ospitalità e quella dei Cappuccini. Novità di quest’anno è l’avvio della collaborazione anche con Acli provinciali di Venezia.

«Siamo lieti – sottolinea il presidente delle Acli Veneziane Paolo Grigolato - di portare il nostro contributo a questa iniziativa, che amplia il nostro impegno nella lotta allo spreco alimentare che già da anni portiamo avanti con il progetto “Buono oggi e anche domani”». Il progetto vede anche la collaborazione del dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 che ha redatto uno specifico protocollo per il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Tra le novità è previsto l’utilizzo di una nuova app che permetterà a volontari ed enti beneficiari di semplificare le procedure di registrazione dei dati relativi agli alimenti recuperati e la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione nelle aziende e negli enti filantropici, volta all’acquisto di alcuni abbattitori da poter installare nelle scuole coinvolte nel progetto, al fine di garantire maggiore efficienza nel sistema di raccolta delle eccedenze.

«È fondamentale poter conservare correttamente le eccedenze alimentari che ogni giorno, grazie alla collaborazione tra gli enti e all’impegno dei volontari delle associazioni, vengono recuperate dalle scuole di Mestre. Attività che finora ha permesso di ridurre lo spreco e di distribuire una media di 3.299 pasti al mese a chi ne ha bisogno», aggiunge la direttrice di Cavv Csv di Venezia, Ketty Poles. Dopo che un’azienda ha già dato riscontro alla nostra richiesta donando alle due mense frigoriferi e congelatori, un passo in più sarebbe garantito dalla presenza degli abbattitori anche nelle scuole».

«La mensa che non spreca è un'iniziativa che aiuta concretamente le persone che versano in condizioni di difficoltà nel nostro territorio - commenta l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini - Il progetto quest'anno sarà ulteriormente sviluppato grazie alla collaborazione e all'impegno dei tanti volontari con cui lavoriamo quotidianamente, cui va il ringraziamento dell'Amministrazione. Lanciamo così anche un fondamentale messaggio ai giovani scolari mestrini sull'importanza di non sprecare il cibo, una sensibilità che dovranno fare propria per gli anni a venire».

«Un progetto che chiama a raccolta attori diversi con un unico comune denominatore, promuovere la sostenibilità a partire da azioni concrete», dice l'assessore alle Politiche educative, Laura Besio - Luogo strategico la scuola, con l'idea che il concetto di lotta allo spreco e recupero possano partire anche da piccoli gesti quotidiani e dai cittadini più piccoli». L’anno scorso l’iniziativa ha portato al recupero complessivo di 8.626 chili di eccedenze, con una media giornaliera di 84 chili che ha permesso di erogare pasti alle 140 persone a persone in situazione di svantaggio socio-economico per un totale di 16.800 pasti distribuiti. Per supportare il progetto, diventando volontari per la raccolta delle eccedenze, è possibile scrivere a Cavv - Csv di Venezia all’indirizzo: info@csvvenezia.it

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