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Inefficienza informatica, Sambo attacca: "Pec inutilizzabile, l'ok arriva dopo settimane"

L'opposizione veneziana denuncia: "In molti casi le risposte sono talmente lente da costringere gli utenti ad recarsi negli uffici di persona. Ci sono 2500 mail ferme al protocollo"

Il servizio di posta elettronica certificata del Comune di Venezia non funziona, nel senso che le risposte sono talmente lente da essere inutili. Lo denuncia Monica Sambo (Pd): "Da due anni denunciamo il ritardo nella protocollazione delle pec - spiega - Nel 2016 era emerso che ce n'erano oltre mille ferme al protocollo, mentre nel 2018 il numero è salito a 2500. Avevamo richiesto un intervento tempestivo dell'amministrazione, vista l'importanza del servizio in diversi casi".

Inefficienza

Qualche esempio: la richiesta di banchetti da parte delle associazioni, che più volte hanno lamentato un ritardo nella concessione dei permessi (dovendo quindi recarsi al protocollo di persona); richieste dei professionisti (ad esempio architetti) per le pratiche edilizie; diffide di altri enti (vedi il caso di Arpav per la questione faro Ramses); e osservazioni a delibere di Consiglio protocollate con oltre 10 giorni di ritardo. "Mesi fa l'assessora Mar aveva annunciato un nuovo sistema di gestione a partire da giugno - conclude Sambo - Ma ci chiediamo cosa abbia fatto in due anni questa giunta. Speriamo che per il futuro i cittadini, le società e gli altri enti possano ricevere un servizio migliore".

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