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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Marghera / Via Ulloa

Il comitato di via Ulloa presenta i dati del questionario su Marghera

Più di 650 residenti hanno risposto, quasi tutti alla domanda sulla riqualificazione urbana hanno parlato di "riuso di aree già precedentemente edificate". «Il benessere dei residenti dev'essere al primo posto»

I dati raccolti dal questionario: "Raccontiamoci la nostra futura Marghera", proposto dal comitato di via Ulloa, sono pronti. Verranno presentati sabato 19 marzo alle 11 in piazza del Municipio a Marghera. «Abbiamo deciso di presentare le nostre perplessità in merito al progetto di via Ulloa, proponendo ai cittadini spunti di riflessione che potessero riguardare Marghera complessivamente - afferma il comitato - Alla domanda: "Che significato daresti al termine riqualificazione urbana?", ben 620 residenti su 651 hanno scelto la risposta: "riuso di aree già precedentemente edificate senza sottrarre aree verdi".

Gli atri 31 residenti su 651, invece, hanno scelto la risposta "rigenerazione urbana mediante uso di suolo mai edificato prima". Elaborando tutte le risposte successive questo primo dato ci ha fatto molto riflettere. Significa che la maggioranza di chi abita in terraferma percepisce la "riqualificazione" come un termine che può influire positivamente sulla qualità di vita di tutta la città e non del solo quartiere interessato perché può cambiare le cose e anche le abitudini dei residenti».

Per il comitato questo si traduce in una presa di coscienza da parte dei residenti del fatto che «il mondo si può rendere un posto migliore in cui vivere, partendo dal sistemare l’angolo in cui viviamo». Dal parco del quartiere, dalla facciata del palazzo alla piazzetta, si rimette in moto una consapevolezza green e civica, argomenta il comitato, che lega una serie di interventi per recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio preesistente. Si ripate perciò dalle piazze, dai sottopassaggi e dai parchi. «Il 95,24 % conferma che la logica con cui si deve intervenire, deve mettere al primo posto il benessere dei residenti e il rispetto per l’ambiente. Quando si vuole fare sul serio, si associano alla rigenerazione degli edifici e degli spazi, anche interventi di tipo culturale, sociale, economico e ambientale».

«Gli interessi in gioco però non sembrano essere sempre in equilibrio - sostiene l'associazione dei cittadini di via Ulloa - Troppo spesso la riqualificazione urbana implica speculazione, consumo di suolo e inquinamento ingiustificati, a discapito della capacità insediativa preesistente dal punto di vista sia sociale che ecologico. Parlare di riqualificazione urbana va molto di moda ma non sempre alle parole corrispondono i fatti, e i progetti si limitano, pezzo per pezzo, a trasformare le zone in veri e propri "altri luoghi" inutili per chi ci vive concretamente e utili solo per chi ci investe, brutte copie del patrimonio edilizio preesistente da rigenerare, da curare».

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