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Mercoledì, 29 Marzo 2023
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Lungo il Sile alla scoperta del radicchio, eccellenza veneta con marchio di tutela

L'Europa promuove i prodotti dei suoi territori attraverso una campagna ad hoc ed un press tour incentrato sulle caratteristiche e le tecniche di coltivazione di un ortaggio diventato iconico

Il radicchio veneto è tra i prodotti ortofrutticoli oggetto di una campagna promozionale dell'Unione europea (dal titolo "L'Europa firma i prodotti dei suoi territori"), che investe per ribadire l’importanza dei marchi locali a garanzia di eccellenza e qualità. Obiettivo: informare consumatori e professionisti del settore sui prodotti a marchio DOP e IGP e sui loro vantaggi. Sono tre le varietà contrassegnate dall'indicazione geografica protetta, ben note in Veneto ma meno altrove: il Rosso di Treviso, il Variegato di Castelfranco e il radicchio di Chioggia.

Un "tour del radicchio" di due giorni, nel mese di dicembre, ha permesso a blogger e giornalisti provenienti da tutta Italia di conoscere più a fondo questo mondo attraverso visite guidate, pranzi a tema, esplorazioni sul campo: il road show ha fatto tappa nel ristorante Ai Brittoni, all'interno della storica Casa dei Carraresi di Treviso, per proseguire con una visita guidata del centro storico e, il giorno successivo, nell'azienda agricola Mauro Brognera di Zero Branco, nella sede di OPO (Organizzazione produttori ortofrutticoli) e all'oasi naturalistica di Cervara, concludendosi nel ristorante Ca' Amata presso il golf club di Castelfranco. Un viaggio lungo la direttiva del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d'Europa, le cui acque ricche di sali minerali costituiscono un prezioso ingrediente nella coltivazione del rosso trevigiano.

Al centro dell'attenzione c'è il radicchio rosso tardivo, il "re dei radicchi", che richiede settimane di pazienti lavorazioni: proviene dall'area tra le province di Treviso, Padova e Venezia e deve essere ottenuto secondo la tradizionale tecnica di forzatura ed imbianchimento, durante la quale i mazzi, dopo la raccolta (a partire dai primi di novembre), vengono posti in vasche riempite con acqua corrente di risorgiva. Una volta pronto si presenta nella tipica forma lanceolata, con germogli regolari e compatti che tendono a chiudersi all'apice. La sua forma inconfondibile lo rende regale nell'aspetto e unico nel sapore, con un gusto gradevolmente amarognolo e croccante: perfetto nelle preparazioni a crudo ed eccezionale nelle sue declinazioni, dagli antipasti ai primi piatti ai secondi, fino ai contorni e ai dessert.

A garanzia del prodotto c'è il Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP, nato nel 1996 con il compito di tutelare questo pregiato frutto della terra e farlo conoscere ai consumatori di tutto il mondo. Non è un caso che il radicchio venga coltivato proprio in queste zone: è il legame con la terra del Parco Regionale e l'acqua del fiume Sile, assieme alla secolare tecnica di produzione degli ortolani, a dare origine a questi straordinari ortaggi.

Il radicchio, espressione del territorio e della tradizione, è diventato un simbolo di eccellenza: a Castelfranco ogni anno si assegna il Premio Radicchio d'Oro a personaggi dello sport, dello spettacolo, della cultura e dell'enogastronomia. Quest'anno, tra i vari premiati, c'era il campione olimpico Marcell Jacobs.

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