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Re-Art technologies for future: con FabLab Venezia, l'Italia va verso la digitalizzazione del sistema culturale

Presentata la nuova piattaforma, ideata dall'azienda veneziana, che mira a digitalizzare il patrimonio artistico e culturale italiano

È stata presentata questa mattina a palazzo Contarini del Bovolo la nuova infrastruttura che punta alla digitalizzazione del sistema culturale italiano: Re-Art technologies for future. A dare il via alla presentazione del progetto è stato Andrea Boscolo, co fondatore di FabLab Venezia, l'azienda veneziana specializzata in stampa 3d, che ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della digitalizzazione del patrimonio artistico-culturale in Italia e ha dato vita allo stesso Re-Art. Hanno contribuito alla presentazione anche il professor Fabrizio Panozzo del dipartimento di Management di Ca' Foscari, la dottoressa Agata Brusegan responsabile dell'ufficio valorizzazione culturale I.P.A.V., Leonidas Paterkis, co-fondatore di Fab-Lab Venezia, Filippo Battistelli, presidente dell'Istituto Santa MAria della Pietà e Claudio Beltrame, presidente della fondazione I.P.A.V.

Re-Art: il futuro del mondo dell'arte 

Re-Art è una piattaforma che collega professionisti del settore artistico-culturale che hanno cominciato o vogliono cominciare a lavorare nel digitale. FabLab ha lanciato l'idea creando un blending tra un market place online e un'academy con l'obiettivo di mettere in rete le istanze della committenza e di chi esegue nella pratica il lavoro in una logica di condivisione e crescita generale dove anche il tema della formazione assume un ruolo fondamentale. Re-Art nasce come un'infrastrtuttura al servizio del mercato dell'arte e della cultura di tutta Italia con uno sguardo aperto verso l'estero per non perdere la competitività e posti di lavoro in questo settore. Quest'infrastruttura, infatti, vuole essere un motore di ricerca in grado di far incontrare domanda e offerta nel mondo dell'arte e della conservazione culturale e un punto di riferimento per chi vuole contaminarsi con il digitale.

Il progetto è vincitore di un bando regionale "digital tools for venetian heritge" e vuole rilanciare, dopo la crisi del coronavirus, un settore strategico e trainante per l'economia del Paese puntando sull'esperienza accumulata negli anni nella fabbricazione digitale. 

Sostenibilità e salvaguardia del patrimonio

Un ulteriore fine di Re-Art è quello di salvaguardare il patrimonio ambientale oltre a quello culturale. Ci si prefigge, infatti, di usare cicli di lavoro sostenibili, e utilizzare materiali biologici non inquinanti e non derivanti da petrolio come, ad esempio, resine o filiere a base d'acqua. 

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