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Restauro della lapide a Giuseppe Mazzini sull'edificio della Banca d'Italia

Pur essendo del Comune, sarà l'istituto di credito a intervenire

Il Comune ha approvato la delibera che autorizza la Banca d’Italia all’intervento di restauro della lapide monumentale a Giuseppe Mazzini, posta sulla facciata est di Palazzo Manin, sede della Banca d’Italia a San Marco. Un progetto che la giunta ha approvato alla vigilia del 150esimo anniversario dalla morte del patriota risorgimentale nato a Genova il 22 giugno 1805 e deceduto a Pisa il 10 marzo 1872. Un intervento subordinando alle necessarie autorizzazioni e prescrizione della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e laguna, senza oneri carico del Comune. «La cura del patrimonio storico e artistico della nostra città rappresenta un elemento fondamentale per questa amministrazione che si sta impegnando a tramandare alle future generazioni una Venezia non solo bella ma anche curata e attenta nel conservare la propria storia e le proprie tradizioni – commenta il sindaco Luigi Brugnaro - . Per questo che abbiamo accolto la proposta della Banca D’Italia che, in uno spirito di sussidiarietà, si è proposta di restaurare il monumento di proprietà comunale posto sulla facciata della propria sede di Venezia». 

L’intervento prevede la rimozione delle polveri, l’abbattimento degli ossidi superficiali degli elementi in bronzo per mezzo di un lavaggio a tampone e risciacquo con acqua deionizzata, la rimozione, per quanto possibile, degli ossidi colati dal bronzo e penetrati nei pori della pietra d'Istria, la stesura di un protettivo specifico per il bronzo, la stuccatura della pietra con un impasto a base di calce desalinizzata e polvere della stessa pietra e la stesura di un protettivo antiscritta sulla superficie lapidea. La realizzazione del monumento venne autorizzata l'11 dicembre 1950 dal Consiglio comunale con delibera "Lapide monumentale a Giuseppe Mazzini in sostituzione dell'attuale collocata in via Mazzini, facciata Banca d'Italia". Il monumento, per ragioni di spazio fu pensato dalla scultore Francesco Modena come una grande lapide di oltre 3 metri dove, all'interno di una cornice di pietra d'Istria, si colloca un altorilievo in bronzo di Mazzini.

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