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Discoteche: indiscrezioni sulle riaperture, probabile rinvio al 14 luglio

Ballo consentito solo negli spazi esterni a una distanza interpersonale di 2 metri e capienze massime rimodulate

Le discoteche del Veneto pianificano la riapertura a partire dal prossimo 14 luglio. Si tratta di una data che sposta di un mese il giorno di riapertura rispetto alle aspettative iniziali. ll settore del divertimento, infatti, particolarmente presente e attivo tra Venezia e provincia, con 22 imprese per un indotto diretto e indiretto di oltre 5 mila persone, attende il prossimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che, alla scadenza delle misure adottate dal precedente fino a domenica prossima, secondo le indiscrezioni, dovrebbe dare il via libera alla ripresa delle attività dei locali da ballo dal 14 luglio. 

«A quanto sappiamo la linea è cambiata improvvisamente oggi pomeriggio dopo un vertice con la task force dei virologi. Per noi riaprire a metà luglio vuol dire perdere la stagione e segnare un possibile punto di non ritorno - commenta il presidente provinciale del Silb-Confcommercio, Franco Polato - Qui, infatti, è in gioco il futuro del settore: rischia di sparire un'intera categoria, con pesanti ripercussioni sull'occupazione, diretta e indiretta. Continuiamo a monitorare l'evolversi della situazione, non possiamo escludere iniziative pubbliche di protesta per manifestare il nostro bisogno di riaprire le attività. La sintesi che era stata trovata era un punto di partenza, per una fase di transizione: ora, restare ancora fermi rischia di decretare la fine di un comparto».

Le nuove misure da rispettare

  • Il ballo sarà consentito solo negli spazi esterni 
  • Chi balla dovrà mantenere una distanza interpersonale di 2 metri, cioè il doppio di quella che va rispettata ordinariamente, anche fuori dalla pista
  • La mascherina andrà sempre indossata tutte le volte che non sarà possibile rispettare il droplet ordinario di 1 metro 
  • Ogni locale deve rimodulare la sua capienza massima, anche con l’utilizzo di contapersone per monitorare gli accessi, e il numero degli addetti alla sorveglianza.

«La speranza è che le limitazioni che si stanno delineando, segnino una breve fase di transizione verso la piena ripartenza - sottolinea Polato -. Per ripartire serviranno ulteriori allentamenti».

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