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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Tre milioni del fondo sociale europeo per diminuire i tempi della giustizia

Il progetto: riorganizzare le cancellerie civili e supportare l’operatività dei magistrati, rendere il processo civile telematico, potenziare gli strumenti informativi e la formazione. I primi risultati

Un progetto per riorganizzare, pezzo per pezzo, il sistema della giustizia veneto. In 4 fasi. La prima, già avviata, ha prodotto alcuni esiti. Il programma prevede la sistemazione delle cancellerie civili e costituzione di strutture di supporto all’operatività dei magistrati, l'aggiornamento delle modalità di lavoro del processo civile telematico, il potenziamento degli strumenti informativi tra uffici giudiziari e verso l’esterno, interventi di formazione per lo sviluppo di competenze tecniche e informatiche del personale amministrativo e della magistratura. Il programma, biennale, è stato descritto oggi, martedì 10 settembre dal presidente della Regione Luca Zaia e dalla presidente della Corte di Appello di Venezia, Ines Maria Luisa Marini. Un piano di miglioramento dell’efficienza e della qualità sostenuto e finanziato dalla Regione.

Primi esiti

Dimezzamento dei procedimenti pendenti nel giro di un anno, tempi di definizione del contenzioso ridotti di tre anni (dal 2023 al 2020), avvio sperimentale del processo informatizzato per alcune tipologie di enti pubblici, a partire dalle Ulss, una nuova guida interattiva ai servizi: sono i primi risultati al termine della prima fase di questa operazione.

La situazione

«La Corte di Appello di Venezia soffre di una cronica carenza di organico rispetto ai carichi di lavoro – ha spiegato la presidente della Corte di Appello di Venezia, Ines Maria Luisa Marini –. Con 28 mila procedimenti pendenti, tra civile e penale, l’organo apicale del distretto giudiziario veneto dovrebbe lavorare due anni e mezzo solo per smaltire gli arretrati. Il Veneto, terza regione d’Italia per prodotto interno lordo e per numero di abitanti, quarta per numero di imprese attive, è solo al nono posto per numero di magistrati. A Venezia i 50 magistrati nell’organico della Corte hanno in media 248 procedimenti iscritti a testa, con una tendenza costante all’incremento, sia nel civile che nel penale. Dovremmo avere almeno 19 consiglieri d’appello in più per rispettare la media nazionale tra carico di lavoro (procedimenti iscritti) e numero dei consiglieri in organico. Rispetto alle altre Corti d’Appello del nord Italia il confronto è ancora più disarmante: Venezia dovrebbe poter contare su 48 consiglieri in più rispetto a Milano, 35 in più rispetto a Torino, 41 in più rispetto a Genova, 20 in più rispetto a Brescia, 21 in più rispetto a Trieste e 113 in più rispetto a Trento».

Fondi Fse

«Il Veneto è la prima regione ad aver investito 3 milioni del fondo sociale europeo (Fse) in un progetto per migliorare la qualità della propria giustizia civile, a servizio delle imprese e della competitività del sistema regionale – ha detto Zaia –. Si è conclusa la prima fase del lavoro di riorganizzazione che ha coinvolto 15 uffici giudiziari (tra Corte di Appello, Procure e Tribunali) e 700 unità di personale di cui 85 magistrati, con 190 interventi progettuali, 300 interventi formativi e l’inserimento di un centinaio di lavoratori di pubblica utilità a supporto del lavoro delle cancellerie». Il progetto biennale di intervento negli uffici giudiziari del Veneto si avvale del supporto di Pricewaterhouse Coopers Advisory spa e Kpmg Advisory spa.

Il percorso

Tra gli interventi di miglioramento rientra anche la pubblicazione del bilancio sociale della Corte di Appello. «Un atto di trasparenza, che dà conto di come vengono impiegate le risorse pubbliche», ha sottolineato la presidente Marini, e la nuova guida ai servizi, interattiva e aggiornata anche con la modulistica web, scaricabile dal sito della Corte di Appello, a vantaggio dell’operatività amministrativa che è organo di riferimento per esempio per le elezioni e i seggi elettorali, o per l’abilitazione degli avvocati. La nuova guida ai servizi, collegata al sito web della corte rappresenta un format innovativo che sarà esportato anche presso altri servizi giudiziari. Il governatore Zaia ha anche ricevuto a palazzo Balbi il nuovo presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, Salvatore Pilato.

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