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Slitta l'entrata in vigore del ticket d'accesso

C'è ancora del lavoro da fare prima di rendere operativo il sistema d'ingresso a pagamento a Venezia, che potrebbe partire dalla prossima estate

La macchina burocratica per far pagare il ticket d'ingresso non è ancora rodata e l'amministrazione comunale decide di rimandarla di qualche mese: se il termine era stato fissato nel 16 gennaio, è prevedibile che possa entrare in vigore solo a partire dall'estate. Molto dipenderà anche da quando il Consiglio comunale approverà il regolamento, con il voto previsto per le prossime settimane.

Di contingentamento dei flussi turistici ha parlato oggi a Venezia il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, limitandosi però a sottolineare come prima di poter dare il proprio parere debba analizzare a dovere il dosseri relativo. «Qualcosa, di certo, va fatto per garantire un alleggerimento e una compatibilità dell'accesso alle città, - ha spiegato il ministro - considerando anche i problemi giuridici legati alla mobilità internazionale delle persone».

Da parte sua, il sindaco Luigi Brugnaro continua a sottolineare come il provvedimento sia indispensabile, in virtù del numero di turisti e ospiti che la città si vede costretta ad accogliere ogni giorno. «Non farò nessuna forzatura - ha detto - ma sono deciso ad andar avanti». Allo stesso tempo, invece, il Movimento 5 Stelle veneziano è pronto a continuare a dare battaglia: «Brugnaro ha trovato l'intesa con la sua maggioranza e con la Regione? Buon per lui - sottolinea la consigliera regionale Erica Baldin - ma non pensi che basti un accordo di palazzo a mettere la parola fine sulla vicenda. L'ultima parola spetta ai veneziani: Zaia venga in aula e dica se è d'accordo».

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