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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Lega preme per sbloccare le risorse alle crociere e ai lavoratori

Il governo ha vietato il passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia dall'1 agosto 2021, ma ha anche adottato un decreto che stanzia risorse a titolo di compensazione. I deputati: «Sbloccarle con urgenza»

La Lega chiede conto dei ristori per le grandi navi tagliate fuori dal cuore di Venezia ai ministri delle Infrastrutture e dell'Economia. Lo riporta l'agenzia Dire, mentre domani, mercoledì 6 aprile, proprio Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Luca Zaia presidente della Regione del Veneto, Luigi Brugnaro sindaco del Comune di Venezia, Piero Pellizzari direttore marittimo del Veneto e Fulvio Lino Di Blasio commissario straordinario per le crociere, in augureranno l’approdo temporaneo per le navi passeggeri di stazza lorda superiore alle 25 mila tonnellate alla banchina Liguria in via Banchina dell’Azoto, a Marghera.

La Lega preme perché vengano sbloccate le risorse per le compagnie rimaste fuori dalla laguna e per i lavoratori. Con il decreto di luglio dell'anno scorso, infatti, il governo ha vietato il passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia (dall'1 agosto 2021 in poi) per tutelare l'integrità ambientale, paesaggistica, artistica e culturale di Venezia. Quel provvedimento, ricordano quattro deputati del Carroccio, stoppa il passaggio in laguna di imbarcazioni di stazza superiore alle 25.000 tonnellate, riconoscendo come monumento nazionale il Bacino di San Marco e il canale della Giudecca, ma a seguito di quella decisione il ministero delle Infrastrutture, d'intesa con quelli dell'Economia e del Turismo, ha anche adottato un decreto che stanzia risorse a titolo di compensazione a favore delle compagnie di navigazione e dei terminalisti che hanno subito perdite dal provvedimento.

Ebbene, rilevano, Ketty Fogliani, Giorgia Andreuzza, Alex Bazzaro e Sergio Vallotto in un'interrogazione depositata ieri alla Camera, «quelle risorse sarebbe ora di sbloccarle, stante il "danno" che la "lunga attesa" sta creando. A novembre 2021 il dossier è stato portato all'attenzione della Commissione europea, sotto forma di pre-notifica, per i controlli di incompatibilità con la normativa europea sulla concorrenza, e sembra che il documento sia ancora in fase di esame», affermano i deputati leghisti. «Quei ristori sarebbero urgenti - aggiungono i parlamentari  - Va sottolineata la rilevanza della misura, in quanto i rimborsi costituiscono un supporto essenziale non solo per le compagnie di navigazione e i terminalisti, ma anche per tutti i lavoratori e le altre società collegate, attualmente condizionate da un elevato grado di incertezza e dalla necessità di prospettive sicure per pianificare la loro stagione commerciale».

«Considerato - concludono Fogliani, Andreuzza, Bazzaro e Vallotto - il danno che questa lunga attesa sta provocando nei confronti degli operatori, servono iniziative dei due ministeri in tutte le sedi, nazionali ed europee, al fine di sbloccare questa situazione e di provvedere all'erogazione delle risorse a beneficio delle imprese e dei lavoratori del settore».

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