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Cessione del credito d’imposta, non può essere ripetuta. Ance: «Il rischio è di affossare il superbonus»

L’allarme del presidente Salmistrari: «Si rischia di mettere una pietra tombale all’operatività dei cantieri. Chiediamo al governo di stralciare la norma e alle forze politiche di mobilitarsi per rimediare a questo autogol clamoroso»

«Il divieto di cessione ripetuta del credito d’imposta rischia di affossare il superbonus e gli altri bonus edilizi, volani formidabili per il rilancio del settore e dell’economia». L’allarme è del presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Giovanni Salmistrari: «si rischia di mettere una pietra tombale all’operatività dei cantieri. Chiediamo al governo di stralciare la norma».

Nel decreto legge sostegni ter, finalizzato ad alleviare le disastrose conseguenze economiche della pandemia per imprese e famiglie, il Governo ha inserito una norma mirata al contrasto delle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali. In particolare, nel testo uscito dal Consiglio dei Ministri di ieri, è stato previsto che il credito d’imposta generato da quelle operazioni possa essere ceduto una sola volta, senza quindi successive cessioni. «Una norma sciagurata – dichiara il presidente Giovanni Salmistrari – che va a colpire, limitandola, la cessione dei crediti, vale a dire uno dei meccanismi che avevano garantito il successo del Superbonus e degli altri bonus edilizi». Da un lato, continua il presidente dell'Ance, con la legge di bilancio, sono stati prorogati i vari incentivi fiscali per gli interventi edilizi, dall’altro, «a distanza di poche settimane, c'è un provvedimento che di fatto azzoppa (anche retroattivamente) quello stesso strumento, limitandone l’operatività e mettendo in crisi committenti, imprese e professionisti».

«Non si può affossare il superbonus danneggiando quelle migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi - continua Salmistrari - faremo di tutto perché nel passaggio tra la decisione del Consiglio dei ministri e la pubblicazione in Gazzetta la disposizione venga eliminata. Rischia di essere la pietra tombale per il superbonus e le altre agevolazioni edilizie: un autogol visti i cospicui benefici che ne derivano per le stesse casse dello Stato».

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